Riassunto analitico
Per raggiungere il benessere, l’individuo deve avere una completa salute fisica, mentale e sociale. L’attività fisica permette all’atleta di conseguire questi obiettivi, la competizione però può causare gravi forme di distress emotivo e psicologico. La pallacanestro, in quanto gioco di collaborazione e opposizione, porta l’atleta a doversi relazionare con diverse figure. 181 ragazze maggiorenni e praticanti la pallacanestro hanno partecipato alla sperimentazione mediante la compilazione di un questionario online; le atlete provengono da diverse regioni di Italia, hanno un’età media di 23 anni e sono iscritte a diversi campionati. Il questionario comprende dati socio-anagrafici, domande relative al benessere generale e alle relazioni positive e negative con staff tecnico e compagne di squadra. I risultati mostrano come le atlete raggiungono un livello di benessere medio del 54%, valore che dipende statisticamente dal livello di competizione. Nelle correlazioni abbiamo significativi risultati tra le variabili del benessere, del rapporto con le compagne e con lo staff tecnico. L’attività fisica contribuisce al benessere generale anche se non può essere considerata come l’unica variabile determinante in quanto abbiamo giocatrici in stato di depressione. I comportamenti dell’allenatore e della squadra hanno una correlazione forte tra loro. La relazione che ha una maggiore influenza sul benessere è quella con il proprio coach, se quest’ ultimo, infatti, non è di supporto, l’atleta si trova in una situazione di difficoltà con conseguente calo del benessere percepito. Troviamo fondamentale l’aiuto delle compagne che, se intervengono positivamente, portano un livello più alto di salute.
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