Riassunto analitico
La pedagogia, come scienza dell'educazione e dell'insegnamento, ha sempre avuto l'ambizione di comprendere a fondo l'identità, le fondamenta ed i saperi del proprio campo di studio. Nel corso dei secoli, questa disciplina ha intrattenuto un legame indissolubile con la filosofia, trovando in essa sia le sue radici che l'ispirazione primordiale. Pertanto, al giorno d’oggi la disciplina filosofica può rivelarsi uno strumento di grande valore per riconsiderare ed esaminare in modo nuovo le dinamiche educative nel contesto attuale. Il presente lavoro di tesi si propone di esplorare nuove prospettive nel campo della pedagogia, ponendo particolare attenzione sulla relazione educativa tra insegnante e studente e sul ruolo assunto dalla comunicazione verbale nell'atto di insegnare. Tale esplorazione sarà guidata da un'analisi filosofica sulle pratiche educative nell'antichità, come riportate da diversi autori nelle loro opere, con l'obiettivo di valutare il possibile contributo che la filosofia può apportare alla pedagogia contemporanea, mettendo anche in luce eventuali cambiamenti nel discorso pedagogico. Il mio interesse verso questa ricerca filosofico-pedagogica nasce dalla volontà di approfondire alcuni aspetti educativi che ritengo fondamentali; attraverso un approccio interdisciplinare, spero di arricchire il mio bagaglio culturale nel campo dell'insegnamento e di prepararmi ad eventuali opportunità professionali in questo settore. In particolare, nel primo capitolo di questo elaborato mi sono occupata di ripercorrere l’evoluzione storica della pedagogia, analizzando come essa si sia sviluppata nel corso dei secoli, partendo dall’antichità fino ad arrivare alla contemporaneità. Inizialmente, ho presentato i principali approcci filosofici che hanno contribuito a definire l'identità pedagogica nel corso del tempo; successivamente, ho focalizzato l'attenzione sulle sfide e le opportunità che la pedagogia affronta oggi giorno, riflettendo sulle nuove esigenze e dinamiche sociali che stanno plasmando l'educazione nel ventunesimo secolo. Nel secondo capitolo, poi, ho esplorato il concetto di relazione educativa da una prospettiva filosofica, ponendo l'accento sull'importanza delle interazioni tra educatori ed educandi nel contesto educativo. Così, il mio lavoro di ricerca mi ha guidata verso modelli educativi che vanno oltre le tradizionali metodologie accademiche di insegnamento, integrando le pratiche di vita nell'esperienza educativa. A tal proposito, vedremo come il rinomato filosofo Pierre Hadot ha contribuito a mettere in luce tale visione attraverso le sue approfondite ricerche sulla filosofia antica. Inoltre, nel medesimo capitolo, ho esaminato anche il tema del potere della parola come strumento di azione educativa, sempre adottando una chiave interpretativa filosofica. Ho sottolineato l'importanza del linguaggio e del discorso nel plasmare il processo educativo, offrendo nuove prospettive sulla comunicazione come strumento pedagogico. Ho successivamente analizzato due esempi filosofici che dimostrano come la parola possa essere utilizzata come mezzo di azione educativa: uno risale all'antichità ed è rappresentato dal dialogo socratico, mentre l’altro è più recente e riguarda la pratica della parresia descritta da Foucault. Nel terzo capitolo, ho ragionato sul possibile impatto dell'analisi filosofica all’interno di un discorso pedagogico, cercando di comprendere se ed in che modo la pedagogia possa trarre vantaggio da tale approccio. Infine, l’elaborato avanza verso un ultimo capitolo di ricerca conclusivo: una ricerca sperimentale basata su un sondaggio somministrato agli studenti universitari al fine di esplorare le aspettative iniziali prima e le loro percezioni personali poi riguardo ai fattori precedentemente menzionati.
|