Riassunto analitico
Terzo cereale al mondo per produzione, il grano è alla base della dieta di diverse popolazioni, sia tal quale che trasformato. Come per ogni altro prodotto alimentare, la commercializzazione avviene solo sotto stretti parametri di qualità non solo organolettica e nutrizionale, ma anche igienica. Quest’ultima è legata all’assenza di contaminazioni fisiche, chimiche o biologiche. In particolare, la qualità del grano è altamente influenzata dalla presenza di microorganismi e loro metaboliti. Tra questi, specie di funghi come Fusarium culmorum, Fusarium graminearum e in parte Microdochium majus sono responsabili della malattia Fusarium Head Blight (FHB) e della produzione di micotossine quali deossinivalenolo (DON), nivalenolo (NIV) e zearalenone (ZEA). Le micotossine sono composti tossici per l’uomo e quando presenti nelle spighe infette, vengono trasportate lungo la filiera di produzione fino a prodotti trasformati a partire da granelle e farine. Poiché non è possibile eliminarle nelle fasi successive alla raccolta, è importante riuscire ad abbassare il livello di infezione direttamente in campo. Questo studio si inserisce nel progetto INVITE. Nella prima parte di questo progetto sono stati utilizzati metodi di analisi ottica multispettrale e iperspettrale per la quantificazione in campo di FHB su diverse varietà di frumento per determinarne la resistenza all’agente patogeno. L’obiettivo di questo studio è stato di utilizzare analisi molecolari, quali Real-Time PCR e Digital PCR su Chip Array, per quantificare la presenza di DNA fungino nella granella ottenuta dalle spighe contaminate e verificare l’attendibilità dei risultati ottenuti tramite i metodi ottici. Ciò è possibile perché esiste una dipendenza diretta tra quantità di fungo presente nella pianta e quantità di micotossine prodotte. È stato inoltre condotto uno studio sulla contaminazione da parte di DON in diverse parti della spiga (apicale, centrale e basale) tramite saggio immunoenzimatico ELISA. Le analisi molecolari effettuate hanno mostrato che le analisi ottiche sono in grado di prevedere correttamente la presenza di F. culmorum e graminearum nelle spighe, inoltre hanno mostrato come la contaminazione da parte di DON sia concentrata maggiormente nelle parti apicali e centrali della spiga, mentre è presente in quantità quasi nulle nelle parti basali.
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