Riassunto analitico
Obiettivo: Questa tesi presenta la metodica chirurgica del “Monocortical Tooth Dislocation and Ligament Distraction (MTDLD)”, con innesto di materiale alloplastico in caso di biotipo parodontale sottile. L’obiettivo dello studio è stato analizzare l’efficacia reale della tecnica, mettendo in evidenza i principali vantaggi: accelerazione del movimento ortodontico, preservazione dei tessuti parodontali e dei tessuti dentali.
Materiali e metodi: Sono stati trattati 20 pazienti con tecnica MTDLD di età media di 43 anni, di cui 9 femmine e 11 maschi e sono stati suddivisi in tre gruppi: “gruppo terapia espansione” che ha compreso 6 pazienti con una distanza mascellare trasversale ridotta in un range compreso tra 5 e 8 mm; “gruppo terapia allineamento” che ha compreso 7 pazienti con una disarmonia dento mascellare che si manifestava con un affollamento di entità compresa tra 4 e 8 mm; “gruppo terapia traslazione” che ha compreso 7 pazienti che hanno necessitato di un movimento di traslazione dove lo spazio da chiudere era compreso tra 3 e 6 mm.
Risultati: Il trattamenti del “gruppo terapia espansione” sono terminati in un tempo medio di 402 giorni. Le espansioni dento alveolari delle arcate superiori, attraverso la tecnica MTDLD, sono avvenute entro 45 giorni con una velocità media di 6,1 mm al mese. I trattamenti del “gruppo terapia allineamento” sono terminati in un tempo medio di 382 giorni. Gli allineamenti, attraverso la tecnica MTDLD, sono avvenuti entro 80 giorni con una velocità media di 3 mm al mese. I trattamenti del “gruppo terapia traslazione” sono terminati in un tempo medio di 420 giorni. Le traslazioni, attraverso la tecnica MTDLD, sono avvenute entro 90 giorni con una velocità media di 2,1 mm al mese di chiusura spazi. All’esame obiettivo e radiografico non si sono riscontrati evidenti rassorbimenti radicolari o danni parodontali sugli elementi microchirurgicamente assistiti in nessuno dei 3 gruppi.
Conclusioni: Rispetto alla terapia ortodontica tradizionale, con la tecnica MTDLD si è riscontrato un tempo medio totale di trattamento di circa 50% più veloce. La tecnica garantisce una preservazione dei tessuti parodontali e una riduzione dell’incidenza dei riassorbimenti radicolari, risulta particolarmente indicata nei pazienti con biotipo parodontale sottile, soprattutto nei movimenti di espansione e l’innesto di materiale alloplastico offre il vantaggio di un maggior spessore alveolare migliorando il supporto dentale.
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