Riassunto analitico
Introduzione: L'uso di antibiotici ha cambiato radicalmente la storia naturale delle malattie infettive, determinando tassi di guarigione più elevati e migliori risultati clinici. Lo sviluppo della resistenza agli antibiotici è un fenomeno naturale che fa parte dell'evoluzione delle specie e questo rende problematico il trattamento di molte infezioni. Obiettivo: La nostra attenzione si è concentrata sulle infezioni da Gram-positivi, sul perché il loro trattamento è così complesso e quali sono le strategie che possiamo applicare per superare possibili resistenze e lunghi ricoveri, con particolare attenzione alla Dalbavancina e ai diversi esiti derivanti dal suo utilizzo come strategia a lungo termine sia on-label che off-label, al fine di segnalarne l'uso nella pratica clinica, compresa la sua efficacia e tollerabilità. Materiali e metodi: questo è stato uno studio prospettico osservazionale condotto presso l'Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena che includeva tutti i casi di infezioni trattate con dalbavancina da gennaio 2018 a giugno 2022. Sono state incluse infezioni batteriche acute della cute e dei tessuti molli, infezioni osteoarticolari - osteomieliti e infezioni di protesi articolari - e infezioni cardiovascolari comprendenti endocarditi protesiche e native, infezioni da dispositivo impiantabile e infezioni da graft vascolari . Le cartelle cliniche di tutti i pazienti che hanno ricevuto almeno una dose di dalbavancina sono state riviste in modo retrospettivo. Risultati: Complessivamente, 33 pazienti (80%) hanno ottenuto un successo clinico con dalbavancina. Tra i pazienti con protesi il 77,8% ha avuto successo clinico mentre tra i pazienti senza protesi l'80,8% ha raggiunto il successo clinico. Tra i pazienti con protesi, coloro che hanno subito un intervento chirurgico hanno ottenuto il 100% di successo clinico, rispetto al 54,5% di coloro che non hanno subito un intervento chirurgico. 8 pazienti hanno avuto un fallimento terapeutico. Discussione: Il nostro studio ha valutato l'efficacia e la sicurezza della dalbavancina come trattamento sequenziale, così come nelle altre esperienze real-life descritte in letteratura, dove la dalbavancina è stata utilizzata solo come trattamento sequenziale. I nostri risultati mostrano una buona efficacia e tollerabilità della dalbavancina in questo contesto, con successo clinico osservato nella maggior parte dei casi. Conclusione: Anche se attualmente approvata solo per il trattamento degli ABSSSI, la dalbavancina è una molecola promettente nel trattamento di gravi infezioni causate da batteri Gram-positivi e potrebbe essere una valida opzione per il trattamento delle infezioni osteoarticolari, cardiovascolari comprese quelle protesiche. I dati emersi dalla pratica clinica sull'uso della dalbavancina mostrano che, nei casi in cui la terapia antibiotica debba essere somministrata per diverse settimane (come durante l'osteomielite), l'uso del farmaco somministrato una volta alla settimana abbia permesso di curare infezioni complicate in ambiente ambulatoriale senza dover ricorrere a lunghi periodi di ricovero.
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Abstract
Introduction: The use of antibiotics has radically changed the natural history of infectious diseases, resulting in higher cure rates and better clinical outcomes. The development of resistance to antibiotics is a natural phenomenon that is part of the evolution of species and this makes the treatment of many infections problematic.
Aim: Our attention was focused on Gram-positive infections, why their treatment is so intricate and what are the strategies we can apply to overcome possible resistances and long hospitalization, with particular focus on Dalbavancin and the different outcomes resulting from its use as a long-term strategy on its on-label and off-label use, in order to report the use of it in clinical practice, including its efficacy and tolerability.
Matherials and Methods: This was an observational prospective study conducted in the University Hospital of Modena, Italy, including all cases of infections treated with dalbavancin from January 2018 to June 2022. We included acute bacterial skin and skin structure, osteoarticular and cardiovascular infections comprising prosthetic valve endocarditis, cardiac electronic implantable device infection, and prosthetic vascular graft infection. Medical records for all patients receiving at least one dose of dalbavancin were retrospectively reviewed.
Results: Overall, 33 patients (80 %) achieved clinical success with Dalbavancin. Among the patients with surgical implants 77,8% experienced clinical success while among patients with no surgical implant 80,8% reached clinical success. Among patients with prostheses, those who underwent surgery achieved 100% clinical success, compared to 54.5% of those who did not undergo surgery. 8 patients experienced therapeutic failure.
Discussion: A growing body of evidence is emerging, showing that dalbavancin can be used also in joint replacement infections as well in blood-stream infections, endocarditis, and prosthetic vascular graft infections. Our study evaluated the efficacy and safety of dalbavancin as sequential treatment, as well as in the other real-life experiences described in the literature, where dalbavancin was used only as a sequential treatment. Our results show good efficacy and tolerability of dalbavancin in this setting, with clinical success observed in most of the cases.
Conlusion: Even if currently approved only for the treatment of ABSSSIs, Dalbavancin is a promising molecule in the treatment of serious infections caused by Gram-positive bacteria and could be a valid option for the treatment of osteoarticular, cardiovascular infections including periprosthetic ones. The data emerging from clinical practice on the use of dalbavancin show that, in cases where antibiotic therapy must be administered for several weeks (such as during osteomyelitis), the use of the administered drug once a week has made it possible to treat complicated infections in the outpatient setting without having to resort to prolonged periods of hospitalization.
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