Riassunto analitico
Il viaggio è un'esperienza che accomuna tutto il genere umano: l’acquisizione della locomozione, approssimativamente nel primo anno di vita, dilata lo spazio accessibile ad ogni individuo, aumentando di conseguenza la sua possibilità di vivere nuove esperienze e di fare nuovi incontri. La comune esperienza della mobilità rende il viaggio un tema molto prolifico in letteratura, trasformandolo contemporaneamente in un terreno fertile di metafore utili a descrivere simbolicamente il cammino degli individui all’interno della vita. Infatti ogni viaggio, simbolico o reale, è composto da tappe e comporta il superamento di ostacoli o sfide, costituendo infine un difficile percorso di crescita e maturazione che richiede inevitabilmente al viaggiatore di cambiare. Attraverso gli studi di Eric J. Leed verranno messe in luce la struttura essenziale del viaggio e le forme che ha assunto nelle diverse epoche della storia umana. Attraverso gli studi di Joseph Campbell verranno messi in luce gli elementi archetipici e simbolici dell’avventura mitologica che, secondo l’autore, tornano ripetutamente nei racconti mitici di diversi luoghi ed epoche, essendo una conseguenza della naturale disposizione dello spirito umano. I due studi verranno tra loro integrati e diverranno la base per la conduzione di un’analisi su due narrazioni di viaggio: "L’epopea di Gilgameš" e "Sulla strada". Le due opere, avendo la loro origine in due epoche estremamente lontane, verranno contestualizzate storicamente e, solo successivamente, verranno analizzate. Infine la discussione verterà, con il sostegno degli studi di Zygmunt Bauman, sulla forma post-moderna di viaggio; si rifletterà sulle possibili attualizzazioni delle tematiche e dei principi emersi lungo la tesi.
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