Riassunto analitico
Il resveratrolo è un nutraceutico polifenolico che mostra attività pleiotropiche nei soggetti umani. L'efficacia, la sicurezza e la farmacocinetica del resveratrolo sono state documentate in oltre 244 studi clinici, con altri 27 studi clinici attualmente in corso. Si dice che il resveretrolo possa potenzialmente migliorare l'esito terapeutico nei pazienti affetti da diabete mellito, obesità, cancro del colon-retto, cancro al seno, mieloma multiplo, sindrome metabolica, ipertensione, morbo di Alzheimer, ictus, malattie cardiovascolari, malattie renali, malattie infiammatorie e rinofaringite. È stato riportato che il polifenolo è sicuro a dosi fino a 5 g/die, se usato da solo o come terapia combinata. Le basi molecolari per le attività pleiotropiche del resveratrolo si basano sulla sua capacità di modulare più molecole di segnalazione cellulare come citochine, caspasi, metalloproteinasi di matrice, Wnt, fattore nucleare-κB, Notch, proteina chinasi attivata da 5'-AMP, molecola di adesione intercellulare , molecola di adesione cellulare vascolare, sirtuina tipo 1, coattivatore recettore-γ attivato dal proliferatore perossisoma 1α, fattore di crescita insulino-simile 1, proteina legante il fattore di crescita insulino-simile 3, famiglia di domini di associazione Ras 1α, pAkt, fattore di crescita endoteliale vascolare, cicloossigenasi 2, fattore nucleare eritroide 2 come 2 e proteina 1 associata all'ECH simile a Kelch. Sebbene l'utilità clinica del resveratrolo sia ben documentata, il rapido metabolismo e la scarsa biodisponibilità ne hanno limitato l'uso terapeutico. A questo proposito, la formulazione di resveratrolo micronizzato di recente produzione chiamata SRT501, mostra risultati promettenti. Questa tesi discute i dati clinici attualmente disponibili sul resveratrolo nella prevenzione, gestione e trattamento di varie malattie e disturbi. Sulla base delle prove attuali, viene discussa la potenziale utilità di questa molecola nella clinica.
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