Riassunto analitico
BACKGROUND I recenti progressi nelle tecniche e nella gestione dell’emodialisi hanno migliorato la sopravvivenza a lungo termine di pazienti con insufficienza renale allo stadio terminale. Poichè l’incidenza del cancro del polmone rimane elevata nella popolazione generale, anche il numero dei pazienti in trattamento dialitico affetti da tumore del polmone è destinato a crescere. Tuttavia, rimangono frequenti le complicanze nel decorso perioperatorio nei pazienti dializzati che devono essere sottoposti a intervento chirurgico. Considerati i pochi studi condotti sulla relazione tra chirurgia resettiva per cancro del polmone e insufficienza renale terminale in trattamento sostitutivo, i risultati chirurgici e la gestione perioperatoria sono poco chiari. RAZIONALE DELLO STUDIO L’obiettivo del presente lavoro è quello di valutare l’outcome postoperatorio e la sopravvivenza a distanza dei pazienti sottoposti a emodialisi e operati per neoplasia polmonare, al fine di fornire ulteriori indicazioni per la selezione dei pazienti all’intervento chirurgico e per la gestione perioperatoria. MATERIALI E METODI Da Gennaio 2001 a Dicembre 2019 sono stati considerati tutti i pazienti in trattamento emodialitico cronico sottoposti a intervento chirurgico di resezione polmonare per carcinoma non a piccole cellule. Si è trattato di uno studio retrospettivo osservazionale multicentrico, svolto presso la Struttura Complessa di Chirurgia Toracica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e la Struttura Complessa di Chirurgia Toracica dell’Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. Sono state analizzate le variabili preoperatorie, intraoperatorie, postoperatorie e di follow-up, riportate in un’analisi descrittiva. Le variabili sono state correlate tra loro alla ricerca di eventuali associazioni. E’ stato eseguito lo studio di sopravvivenza mediante la creazione e l’analisi delle curve di sopravvivenza. RISULTATI La popolazione studiata era composta da 16 pazienti, di cui 14 maschi e 2 femmine, con un’età media di 72 anni. Tutti i soggetti erano ex fumatori o fumatori attivi. Funzionalità respiratoria e cardiaca erano nei range di normalità. La nefropatia di base era rappresentata da nefroangiosclerosi (6 casi), glomerulonefrite (5), da nefropatia diabetica (2), nefrite interstiziale (2), rene policistico (1). La durata media della dialisi prima dell’intervento era di 26 mesi. In 10 pazienti (62%) il tumore era un adenocarcinoma. Il tipo di intervento più frequente è stato la lobectomia (69%). In tutti i casi l’intervento è stato radicale. Complicanze postoperatorie si sono verificate nel 63% dei casi. La mortalità postoperatoria è stata del 12.5%. L’incidenza di complicanze è risultata influenzata da BMI e abitudine tabagica. 3 pazienti hanno presentato recidiva. 2 pazienti sono deceduti per neoplasia e 9 per altre cause. La sopravvivenza globale a 5 anni è stata del 35%, la sopravvivenza libera da malattia a 5 anni del 65%. La sopravvivenza è stata influenzata dall’età, performance status, comorbidità e complicanze postoperatorie. CONCLUSIONI Possiamo affermare che il trattamento chirurgico del cancro polmonare è fattibile nei pazienti in emodialisi cronica, la quale non costituisce di per sé una controindicazione assoluta per la resezione polmonare. Dagli studi presenti in letteratura e dai risultati del nostro studio si evince che la chirurgia nei pazienti con insufficienza renale terminale, seppur gravata da tassi di complicanze e di mortalità più elevati rispetto alla popolazione generale, può essere eseguita con risultati accettabili in termini di sopravvivenza a distanza. Sono soprattutto il PS scadente e le numerose comorbidità da cui sono affetti questi pazienti che influiscono negativamente sull’outcome postoperatorio e sulla sopravvivenza a distanza. E’ quindi necessaria un’adeguata selezione dei pazienti per l’intervento e un’attenta gestione postoperatoria.
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