Riassunto analitico
Negli ultimi decenni del XIX secolo, a seguito del considerevole aumento demografico e del progresso scientifico e tecnologico, una nuova realtà emerge nella società. È la folla, che rispetto al passato diviene un soggetto attivo all’interno della storia. Le sue manifestazioni violente e irrazionali segnano profondamente l’opinione pubblica europea tanto da spingere il mondo intellettuale e scientifico a studiarle. Nasce così la psicologia collettiva, proprio con lo scopo di analizzare i fenomeni legati alla folla. In questo contesto emerge la figura di Gustave Le Bon, uno studioso eclettico, diviso fra numerose discipline: la medicina, la sociologia, l’antropologia e la psicologia. Le Bon affronta il problema della folla e lo fa in maniera alquanto soggettiva, con le idee della sua classe sociale e con una visione negativa dello sviluppo sociale del suo tempo. Frutto della sua ricerca è la Psychologie des foules, un libro scritto con un linguaggio chiaro e rivolto al grande pubblico. Grazie a queste caratteristiche, quello di Le Bon diventa uno dei libri più venduti di quel periodo storico, e con esso l’autore diventa una sorta di consigliere della classe politica. Ma il successo e la fama personale scompaiono con la morte dello scrittore francese. In questo elaborato ripercorriamo l’eredità lasciata dalla Psychologie des foules e da Le Bon, la cui influenza si dirama lungo due diversi sentieri: quello delle scienze sociali, e quello della storiografia. Nel primo, le idee di Le Bon vengono riprese da studiosi successivi, come Freud e Reich. Per quanto concerne il secondo, il libro del pensatore francese (con le sue idee e le sua visione della storia) sembra aver contribuito alla costruzione dei totalitarismi del XX secolo, legati alle figure di Hitler e Mussolini. Alcune idee di Le Bon si possono rintracciare anche in importanti esponenti del mondo democratico. Lo scopo di questo elaborato è quello di comprendere in che modo e quanto Le Bon ha effettivamente influenzato determinate figure storiche, e se nel libro del pensatore francese ci sono concetti ancora oggi di qualche attualità.
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Abstract
In the last decades of XIX century as a consequence of the demographic increasing and with the scientific and technological progress, a new social scenario has emerged. The crowd, started played a more active role in history compared to the past. It’s violent and irrational demonstration marked deeply the European public opinion, arousing at the same time the interest of the intellectuals and scientifics. So that, social psychology born whose aim was and still is to analyze the phenomena about crowd. In this context, the figure of Gustave Le Bon has emerged, an eclectic scientist, managing different disciplines: sociology, anthropology, medicine and psychology. Le Bon faces the problem of crowd through an individual prospective, trough the ideas of his socio-cultural background and with a negative eyesight of the social development of his age. The result of his research was the Psychologie des foules, a book written in a clear language addressed to the general public. According to these characteristics, Le Bon’s book was the most sold book of that historical age, with it the author become a kind of counselor in the political class. Unfortunately, his personal success and celebrity fade away with his death.
In this thesis, we go through the heritage left by Psychologie des foules and Le Bon, whose influence is splitted up into two different paths: that of social sciences, and that of historiography. In the first one, the ideas of Le Bon have been restated by following scientists such as Freud and Reich. As concerns the second, the book of the french philosopher (with his believes and his vision of history) seems to have contributed to the shape of totalitarianisms of XX century, tied on the Hitler and Mussolini figures. Some ideas of Le Bon can be founded in some democratic exponents. The aim of this thesis is to understand how and in which extent Le Bon has influenced some historical personalities, and if it is possible to find in the french author’s book certain concepts considerabled still existing
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