Riassunto analitico
Introduzione. il dolore cronico e i disturbi psichiatrici vedono da un punto di vista epidemiologico un’ampia sovrapposizione. Più che come entità indipendenti semplicemente concomitanti per frequenza di incidenza, sembra che il dolore cronico e i disturbi psichiatrici debbano considerarsi come fattori che si influenzano reciprocamente tramite una serie di pathways eterogenei, non del tutto chiari e in studio nella letteratura scientifica. In questo contesto sembra ragionevole indagare il ruolo del dolore cronico muscolo-tensivo sui livelli d’ansia e depressione. Scopo. Lo scopo dello studio è quello di valutare l’impatto del dolore cronico muscolo-tensivo sui livelli di ansia e depressione tramite il confronto tra due popolazioni affette da disturbi psichiatrici e differenti solo per la presenza e l’assenza del dolore cronico muscolo-tensivo. Metodi. Studio osservazionale di tipo caso-controllo. Sono stati considerati due gruppi: il caso, che è rappresentato dal sample di individui che soffrono di dolore cronico muscolo-tensivo e disturbi psichiatrici; il controllo, rappresentato dai soggetti privi di dolore cronico ma affetti da disturbi psichiatrici. Sia i pazienti del caso e del controllo sono stati sottoposti ad una batteria di differenti test tra cui annoveriamo il BDI (Beck Depression Inventory) e il BAI (Beck Anxiety Inventory), strumenti che valutano rispettivamente i livelli di depressione e ansia, outcomes primari del nostro studio. Risultati. Il presente studio si compone di 134 pazienti, di cui 52 (femmine/maschi 46/6) appartenenti al caso, la popolazione con il dolore, e 82 (femmine/maschi 66/16) appartenenti al controllo, quindi la popolazione che non presenta il dolore cronico. Dall’analisi descrittiva emerge che l’età media dell’intera popolazione 37.97 anni con una mediana di 35. Il caso vede il 54% degli individui con livelli di depressione moderati-severi e il 73% con livelli d’ansia moderati-severi; il controllo vede il 33% degli individui con livelli di depressione moderati-severi e il 47% con livelli d’ansia moderati-severi. Il chi-quadro tra caso e controllo per livelli di ansia e depressione è in entrambi i casi statisticamente significativo (p-value = 0,01 per il BDI; p-value = 0,03 per il BAI). Il chi-quadro è stato valutato anche per la presenza di alessitimia, con una differenza anche in questo caso statisticamente significativa tra il caso e il controllo (p-value= 0,02). All’analisi univariata inerente al BDI, quindi ai livelli di depressione, si è descritta l’associazione con: il dolore cronico muscolo-tensivo (p-value = 0,1) e lo stato civile (p-value = 0,007). All’analisi multivariata, che considera anche l’età e il sesso, vengono riconfermate le precedenti associazioni. All’analisi univariata inerente al BAI e quindi ai livelli d’ansia, si è descritta un’associazione statisticamente significativa esclusivamente con il dolore cronico muscolo-tensivo (p-value = 0,03). Persiste l’associazione anche con l’analisi multivariata che considera oltre al dolore, anche l’età, Il sesso e lo stato civile. Conclusione. Lo studio suggerisce che il dolore cronico-muscolo tensivo sia predittivo di livelli di ansia e depressione più elevati, indipendentemente dal disturbo psichiatrico di cui gli individui soffrono di base. È evidente dunque l’influenza che il dolore cronico esercita su ansia e depressione. I livelli d’ansia e depressione vedono inoltre una correlazione positiva statisticamente significativa. Nel corso dello studio è stata inoltre rilevata anche una differenza significativa tra i due campioni in esame in termini di alessitimia, con un riscontro di percentuali di alessitimia maggiore negli individui con dolore cronico e riconducibile ad esso.
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