Riassunto analitico
ACCURATEZZA DELLA STADIAZIONE CLINICA E RADIOLOGICA NEI TUMORI DELLA LARINGE. STUDIO PROSPETTICO E CONFRONTO CON IL PREPARATO ANATOMOPATOLOGICO
La laringe è un organo impari e mediano situato nella regione anteriore del collo e ascrivibile alle basse vie respiratorie. È formata da componenti cartilaginee, muscolari e ligamentose che, nel complesso, permettono all’organo di svolgere le sue funzioni: respirazione, deglutizione e fonazione. La valutazione obiettiva della laringe può essere effettuata tramite ispezione, palpazione, laringoscopia diretta o indiretta e fibrolaringoscopia, che permettono di individuare buona parte delle patologie laringee, tra cui il tumore della laringe. Si riscontrano tumori benigni e maligni, di cui il più frequente è il carcinoma squamocellulare, mentre adenocarcinomi, linfomi e sarcomi sono più rari. La sintomatologia varia a seconda della regione laringea in cui insorge il tumore: i sintomi più precoci si hanno nel tumore glottico, che si manifesta con disfonia, sclerofonia e, eventualmente, dispnea. Più tardiva è la comparsa dei sintomi sovra e sottoglottici, che comprendono disfagia, dispnea e disfonia, con prognosi peggiore. L’obiettivo è, pertanto, una diagnosi precoce: la valutazione del movimento delle corde vocali in laringoscopia e la palpazione dei linfonodi laterocervicali sono gli unici parametri clinici valutabili per la stadiazione c TNM, mentre la restante stadiazione si avvale di tecniche diagnostiche strumentali come TC o RMN; la diagnosi di certezza e la stadiazione patologica sono date dall’esame istologico. Effettuare una corretta stadiazione è indispensabile per procedere con la terapia più opportuna tra quelle a disposizione: terapia chirurgica (cordectomia laser, laringectomie parziali e totali) e terapia medica (radioterapia, chemioterapia o radiochemioterapia). L’obiettivo di questa tesi è quello di confrontare le stadiazioni endoscopica, radiologica e anatomopatologica di pazienti affetti da carcinoma squamocellulare glottico, al fine di valutarne l’accuratezza. È stato, pertanto, condotto uno studio prospettico non randomizzato su Pazienti con carcinoma squamocellulare della laringe glottica sottoposti ad intervento di laringectomia, nel periodo compreso tra Dicembre 2016 e Maggio 2017 presso la U.O.C. di Otorinolaringoiatria dell’Azienda Ospedaliera Policlinico di Modena. È emerso che solo nel 25% dei Pazienti vi è una corrispondenza tra le tre stadiazioni, mentre nel restante 75% si assiste ad una discrepanza: si osserva una congruenza tra stadiazione endoscopica e radiologica in 2 Pazienti su 6, tra stadiazione endoscopica e patologica in 1 Pazienti su 6, tra stadiazione clinica e patologica in 2 Pazienti su 6. Si è, dunque, cercato di capire il motivo di tale discordanza e si è concluso che: l’utilizzo di una RM potrebbe tradursi in una più accurata stadiazione clinica radiologica, con una migliore distinzione degli stadi precoci rispetto alla TC, nonostante i numerosi limiti di tale metodica, che non la rendono applicabile in tutti i pazienti; la mancanza di un linguaggio universale nella descrizione delle lesioni, sia in ambito radiologico che in quello anatomopatologico, e l’assegnazione della stadiazione basata esclusivamente sul referto sono stati un limite nell’assegnazione di una stadiazione accurata, così come il non tener conto di fattori istologici che potrebbero influire sulla gravità della patologia. Tale studio si propone come studio preliminare per un lavoro più ampio, che consentirà l’analisi di un campione più numeroso così da confermare, modificare o implementare le attuali conoscenze e metodiche di stadiazione, grazie alla nostra esperienza.
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