Riassunto analitico
Le porfirie acute sono patologie ereditarie caratterizzate da deficit enzimatici nella via biosintetica dell'eme. La loro presentazione clinica è l'attacco porfirico acuto, i cui sintomi più frequenti sono dolori addominali, neuropatia, ipertensione, tachicardia e disturbi psichiatrici e, nel tempo, sviluppo di insufficienza renale. La terapia cardine delle porfirie acute consiste nella somministrazione endovenosa di glucosio o eme arginato. Negli ultimi decenni, l'endotelio ha suscitato sempre maggiore interesse come elemento chiave nella patogenesi di varie malattie come ipertensione, alterazione renale, aterosclerosi e trombosi. Il termine disfunzione endoteliale (ED), in particolare, identifica attualmente una disregolazione del normale bilancio tra sostanze vasocostrittrici e vasodilatatrici prodotte dall'endotelio, con uno switch verso infiammazione, aggregazione e trombosi. E' noto da tempo il ruolo dell'eme libero e dell'eme ossigenasi nella determinazione del danno ossidativo a livello endoteliale. Poiché diversi dati in letteratura confermano il potenziale contributo della ED a manifestazioni come disfunzione renale e ipertensione, l'obiettivo di questo studio è valutare i markers di disfunzione endoteliale nei pazienti con porfiria acuta, in particolare porfiria acuta intermittente (AIP) e porfiria variegata(VP), in relazione alla gravità della malattia e al trattamento ricevuto. Abbiamo studiato 46 pazienti afferenti al Centro per le Porfirie della Medicina II del Policlinico, i quali sono stati suddivisi in tre gruppi in base alle caratteristiche cliniche. Il gruppo dei "symptomatic patients" racchiude coloro che hanno una storia di accessi ospedalieri con necessità di trattamento e/o gli individui sottoposti a profilassi con eme arginato. Il gruppo dei pazienti con "biochemical alterations" presenta una storia clinica silente ma con elevati livelli urinari di acido delta-aminolevulinico (ALA), porfobilinogeno (PBG) e porfirine totali, suggestivi di porfiria acuta biochimicamente scompensata (ma clinicamente silente). L'ultimo gruppo degli "asymptomatic carriers" comprende individui asintomatici senza variazioni dei parametri urinari, benché portatori di mutazioni compatibili con porfiria acuta. In questi pazienti abbiamo dosato Ossido nitrico ed Endotelina-1 plasmatici come marcatori di ED, tenendo presente l'andamento della funzione renale ed epatica. Si è indagata la relazione tra i marcatori di ED e parametri urinari come ALA, PBG e porfirine totali. Sono state considerate le possibili ripercussioni della terapia sulla funzione endoteliale. Per ultimo si è monitorata l'incidenza di malattie vascolari nei tre gruppi di pazienti e in base al tipo di terapia ricevuta, focalizzandosi su ipertensione, disfunzione renale e trombosi. Nonostante il relativo piccolo numero di pazienti, i risultati mostrano in maniera interessante una relazione tra stato di malattia e ED. La disfunzione endoteliale appare infatti correlata alla gravità della malattia, in quanto i markers di ED registrano le più importanti variazioni tra i pazienti sintomatici, indipendentemente dalla diagnosi. È stata dimostrata una correlazione diretta tra i livelli urinari di ALA e i marcatori di ED, suggerendo un'interferenza dei precursori sulla funzione endoteliale. Per quanto riguarda la terapia, è stato accertato un effetto dannoso dell'eme arginato sull' endotelio, a conferma della tossicità dell'eme libero circolante. L'infusione di glucosio non ha portato a modificazione dei parametri di ED in maniera così conclamata.
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