Tipo di tesi |
Tesi di laurea magistrale |
Autore |
DONELLI, LORENZO
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URN |
etd-06212016-000416 |
Titolo |
Analisi della robustezza ai difetti delle macchine sincrone a magneti permanenti |
Titolo in inglese |
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Struttura |
Dipartimento di Scienze e Metodi dell'Ingegneria |
Corso di studi |
INGEGNERIA MECCATRONICA (D.M.270/04) |
Commissione |
Nome Commissario |
Qualifica |
BIANCHINI CLAUDIO |
Primo relatore |
DAVOLI MATTEO |
Correlatore |
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Parole chiave |
- cave_frazionarie
- magneti_permanenti
- motore_sincrono
- progetto_robusto
- simulazione_2D
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Data inizio appello |
2016-07-12 |
Disponibilità |
Accessibile via web (tutti i file della tesi sono accessibili) |
Riassunto analitico
L’evoluzione della tecnologia aumenta progressivamente la presenza di macchine automatiche in integrazione alle attività umane o in sostituzione alle stesse. L’attuazione meccanica deriva, nella maggior parte dei casi, da una conversione elettromeccanica, operata da motori elettrici. Una macchina elettrica ad elevata densità di potenza, controllabile, affidabile e efficiente è quindi al contempo un requisito essenziale di questa evoluzione tecnologica e un effetto naturale di questa spinta alla trasformazione da altre forme di energia a quella elettrica. Finora la scena è stata ampiamente dominata dai motori ad induzione, riservando un ruolo marginale alle altre macchine in termini di potenza elettrica utilizzata. Attualmente i motori sincroni a magneti permanenti, sebbene più complessi e costosi dei motori ad induzione, hanno avuto un consistente sviluppo per le eccellenti prestazioni offerte. La tesi di questa ricerca tecnica è dimostrare se esiste un legame di coerenza tra il comportamento teorico atteso e il comportamento reale una per la generica macchina a magneti permanenti. Se infatti a livello teorico possono essere previste le prestazioni della macchina elettrica e i fenomeni che le limitano, attraverso elaborazioni numeriche al calcolatore, non è garantito che tali previsioni si concretizzino sulle macchine elettriche realmente prodotte. Spesso a completamento dello studio teorico si costruisce un prototipo della macchina per validare i risultati raggiunti, ma un prototipo è unico, ha un alto grado di specificità. Ma è noto che risultati di portata generale, e dunque di maggiore utilità dipendono dalla ripetibilità delle condizioni di prova e dalla generalità del prototipo. Si è cercato dunque l’anello di congiunzione tra un modello puramente teorico del motore, e un prototipo di motore altamente specifico in modo da estendere la conoscenza di quell’area oscura che va dal motore virtuale al generico motore uscente dalla linea di produzione. L’opera è organizzata presentando dapprima le nozioni di base utili a comprendere il funzionamento della macchina sincrona. Nel secondo capitolo si descriverà l’attuale livello raggiunto nella progettazione delle macchine sincrone a magneti permanenti; si proseguirà poi presentando come effettivamente è stata svolta la ricerca, i risultati ottenuti e le conclusioni a cui si è giunti.
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Abstract
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File |
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