Riassunto analitico
Background I disordini linfoproliferativi post-trapianto (PTLD) sono una delle complicanze più destruenti del trapianto di organo solido1. Il genoma del virus di Epstein-Barr viene riscontrato nella maggior parte (>90%) delle PTLD che si sviluppano entro un anno dal trapianto. Questi disordini linfoproliferativi possono avere sintomi molto diversi fra loro, andando dalla sindrome mononucleosica senza complicazioni alla vera e propria neoplasia che può avere localizzazione linfonodale o extralinfonodale, a carico del graft o essere disseminata2,3. Le lesioni possono essere sia localizzate e progredire lentamente sia presentarsi con una sindrome multisistemica fulminante simile a una sepsi. E’ risaputo che EBV abbia un ruolo importante nello sviluppo delle PTLD. La patogenesi di questi disordini è complessa e correlata all’abilità di EBV di trasformare e rendere immortali i linfociti B. Nonostante la trasformazione delle cellule B e le PTLD siano un risultato dell’infezione latente da EBV, l’infezione litica di EBV sembra essere estremamente importante durante l’infezione primaria da EBV per lo sviluppo della risposta dei linfociti T citotossici. In un paziente che dovesse avere un’infezione primaria da EBV nell’immediato post-trapianto, il ritardo nello sviluppo di una risposta immunitaria specifica faciliterebbe l’infezione di un numero maggiore di linfociti B naive, la latenza nelle cellule di memoria e la riattivazione virale4,5. L’elevata carica virale risultante da questi processi causa una massiva infezione dei linfociti T e anche di altre cellule non normalmente infettate da EBV come linfociti T, linfociti NK, linfociti B di memoria mettendo le basi per eventi secondari che possono portare alla formazione di neoplasie6. Sebbene il ruolo di EBV nelle PTLD non sia chiaro, dati recenti avvallano l’ipotesi che dopo un’iniziale linfoproliferazione guidata da EBV si sviluppino delle mutazioni cellulari in grado di portare avanti un proliferazione cellulare incontrollata7. Obiettivi Obiettivo primario: valutazione incidenza riattivazione di EBV nel post-trapianto di rene Obiettivi secondari: valutazione fattori di rischio indipendenti in pazienti trapiantati di rene per riattivazione di EBV nel post-trapianto; valutazione probabilità in seguito a riattivazione di EBV di sviluppare effettivamente una PTLD. Analisi costi-benefici di tale pratica.
Metodi Sarà condotto uno studio osservazionale retrospettivo presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria del Policlinico di Modena.
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Abstract
Background
The post-transplant lymphoproliferative disorder (PTLD) are one of the most destructive complications of solid organ transplantation (1). The genome of the Epstein-Barr virus is found in the majority (> 90%) of PTLD which develop within one year after transplant . These lymphoproliferative disorders may have symptoms very different, going from mononucleosis syndrome without complications to the actual tumor that may have lymph node or extranodal location, out of the graft or be disseminated (2,3). Injuries can be localized and progress slowly or present with a fulminant multisystem syndrome like sepsis.
It is well known that EBV plays an important role in the development of PTLD. The pathogenesis of these disorders is complex and related to the ability of EBV to transform and to immortalize lymphocytes B. Despite the transformation of B cells and PTLD are results of latent EBV infection, EBV lytic infection seems to be extremely important during EBV primary infection for the development of the response of cytotoxic T lymphocytes. In a patient who had a primary infection with EBV in the immediate post-transplant period, the delay in the development of a specific immune response would facilitate the infection of a larger number of naive B lymphocytes, cells of memory latency and viral reactivation (4,5). The high viral load resulting from these processes cause a massive infection of T lymphocytes and also of other cells normally not infected by EBV as T lymphocytes, NK lymphocytes, memory B cells, laying the foundations for secondary events that can lead to the formation of neoplasms (6). Although the role of EBV in PTLD is unclear, recent data out themselves the hypothesis that after an initial lymphoproliferation led by EBV, other cell mutations, that can carry an uncontrolled cell proliferation, develop. (7)
Objectives
Primary objective: evaluation incidence of EBV reactivation in the post-kidney transplant
Secondary objectives: evaluation independent risk factors in renal transplant patients for reactivation of EBV in the post-transplant; probability rating after reactivation of EBV to develop effectively a PTLD. Cost-benefit analysis of such a practice.
Methods
It will be conducted a retrospective observational study at the University Hospital of the Policlinico of Modena.
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