Riassunto analitico
Introduzione: L’artrite reumatoide (AR) è una patologia che può essere classificata tra i reumatismi infiammatori cronici. Un notevole contributo alla terapia dell'artrite reumatoide è stato dato dalla disponibilità di molecole biotecnologiche. Il rischio di infezioni è aumentato nei pazienti con artrite reumatoide e può essere imputato sia alla malattia stessa, sia all’immunosoppressione farmacologica. . Scopo dello studio è di valutare la frequenza e la severità degli eventi infettivi in corso di AR e di individuare eventuali fattori di rischio clinici o farmacologici, che ne possano influenzare la frequenza o la severità, con particolare riferimento ai farmaci biologici. PAZIENTI E METODI: Sono stati arruolati in maniera consecutiva 560 pazienti affetti da AR afferenti al Servizio di Reumatologia del Policlinico di Modena a partire dal 1995 Per ogni paziente attraverso cartelle cliniche cartacee e informatizzate sono stati individuati retrospettivamente parametri demografici, sierologici e clinici RISULTATI: La percentuale dei pazienti in cui si e’ verificato almeno un evento infettivo e’ stata il 28,9%. Tra le infezioni sono state nettamente prevalenti quelle a carico dell’apparato respiratorio (31,7%) e cutaneo (26,7%). Suddividendo la coorte dei pazienti in base al dato infettivo, venivano identificati due gruppi: Gruppo A (pazienti privi di evento infettivo, N°399) e Gruppo B (pazienti con evento infettivo, N°161). Abbiamo confrontato i due gruppi rispetto alle caratteristiche demografiche e caratteristiche cliniche, sierologiche e farmacologiche. La durata della terapia con Etanercept, le differenti frequenze percentuali della positivita’ al FR, della presenza di interstiziopatia polmonare e della assunzione di steroidi, leflunomide, farmaci biologici (considerati complessivamente), Anti TNF ,Etanercept, Rituximab e Tocilizumab fra chi ha avuto un evento infettivo (gruppo A) e chi non l’ha avuto (gruppo B) sono risultate statisticamente significative (P ≤ 0,05). Una regressione logistica veniva sviluppata a partire dalle variabili dicotomiche. Dall’analisi emergevano quali variabili indipendenti statisticamente significative l’uso di steroidi (P 0,014), la presenza di interstiziopatia polmonare (P 0,007) e l’assunzione di farmaci biologici (P 0,000). Ripetendo l’analisi di regressione considerando singolarmente i diversi farmaci biologici disponibili persistevano come variabili indipendenti statisticamente significative l’utilizzo degli steroidi (P 0,018) e la presenza di interstiziopatia polmonare (P 0,010), mentre fra i farmaci biologici solo l’etanercept (P 0,00) appariva correlato all’insorgenza di complicanze infettive. Abbiamo anche correlato le diverse variabili alle gravita’ dell’infezione, senza risultati statisticamente significativi. DISCUSSIONE ECONCLUSIONI: La maggior parte dei risultati emersi dal nostro studio sono concordi coi dati della letteratura: un rischio maggiore dei pazienti con AR di contrarre infezioni severe (in particolare le infezioni broncopolmonari) e non severe, legato, oltre alle caratteristiche della malattia, alla immunosoppressione farmacologica in particolare da farmaci biologici; i risultati concordano anche riguardo il fatto che la terapia con corticosteroidi e la presenza di interstiziopatia polmonare aumenti il rischio infettivo. L’unico dato contrastante con la letteratura riguarda il maggior rischio di infezione legato all’uso di Etanercept, risultato che si rivela diverso da quello descritto da numerosi studi e che potrebbe essere in relazione alla maggiore frequenza di utilizzo nella nostra popolazione, dato che dunque andrebbe approfondito.
|