Riassunto analitico
Con la legge del 4 maggio 1983, n. 184, il legislatore introduce per la prima volta l’istituto dell’adozione spostando l’attenzione al protagonista di tale procedimento, il minore abbandonato. Successivamente, con la legge del 31 dicembre 1998, n. 476, cioè la legge di ratifica della Convenzione dell’Aja sulla protezione dei minori e sulla cooperazione in materia di adozione, l’ordinamento giuridico italiano si dota anche della disciplina relativa all’adozione internazionale. L’adozione internazionale ha lo scopo di dare una famiglia a tutti quei minori per i quali non possa essere trovata una famiglia nel loro Paese di origine. È un fenomeno complesso che chiama in causa molteplici soggetti proprio perché esige la cooperazione tra Stati diversi, molto spesso anche lontani. L’elaborato si pone dunque l’obiettivo di analizzare punti di forza e debolezza della disciplina normativa, avendo riguardo specialmente al rispetto dei diritti fondamentali del minore. Questa di tesi di Laurea esamina tutti gli elementi che caratterizzano l’adozione internazionale, dalla nascita di questo fenomeno “attuale” al percorso adottivo da seguire secondo la legislazione italiana. Vengono approfonditi, inoltre, tutti i soggetti che ruotano attorno al procedimento di adozione internazionale, dando rilievo soprattutto alla personalità del minore in stato di abbandono, il quale subisce al termine della procedura uno sradicamento profondo non esente da ripercussioni di natura sociale, pedagogica e psicologica. L’indagine di natura giuridica, pertanto, stimola il legislatore italiano e l’opinione pubblica ad assumere le soluzioni più idonee che consentono al minore di costruire sé stesso all’interno di una famiglia in grado di amarlo.
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