Riassunto analitico
Negli ultimi anni, il sistema frenante è diventato oggetto di standard elevati in termini di comfort e rumorosità, dettati dall’evoluzione del mercato automobilistico. Tra tutti, il fenomeno dello squeal noise è quello più rappresentativo quando si parla di un sistema frenante a disco e la sua valutazione e predizione risultano di fondamentale importanza. Con il seguente elaborato, si vuole sviluppare e proporre una metodologia di simulazione agli Elementi Finiti (FE), basata sull'analisi dinamica esplicita (TDA: Transitory Dynamic Analysis), per valutare e predire in modo quanto più accurato possibile il fenomeno dello squeal noise, cosicchè da sopperire alle criticità del metodo di calcolo alternativo, ma ad oggi maggiormente utilizzato per la valutazione delle instabilità, ovvero l’analisi agli autovalori complessi (CEA: complex eigenvalue analysis). Nello specifico, il presente elaborato di tesi è strutturato in quattro capitoli: il primo descrive il fenomeno, partendo dal comfort del sistema sistema frenante e dalla classificazione del brake noise, per poi concentrarsi sullo squeal noise, sui principali fattori di influenza e sulle contromisure adottate per ridurlo. Infine, viene presentata l'analisi agli autovalori complessi, illustrandone pregi e difetti evidenziando i motivi che portano alla necessità di adottare una metodologia di simulazione differente. Il secondo capitolo illustra l'analisi dinamica esplicita, analizzandone punti di forza e criticità ed effettuando non solo un confronto con l’analisi dinamica implicita, ma anche, e soprattutto, con l'analisi agli autovalori complessi. A seguire, il terzo capitolo si focalizza sulla costruzione ed applicazione dapprima di un modello agli autovalori complessi e successivamente del modello dinamico esplicito, analizzando i diversi approcci di modellazione adottati durante lo sviluppo e le motivazioni che hanno portato agli stessi. Il capitolo termina con l’implementazione di una nuova metodologia di simulazione. Nel quarto capitolo, vengono illustrati ed analizzati i risultati sperimentali ottenuti da test dinamometrici. Tali dati sono stati comparati con i risultati numerici derivanti delle diverse metodologie di simulazione presentate precedentemente per prevedere l’insorgenza di una possibile instabilità dinamica. Infine, nel quinto e ultimo capitolo, viene analizzata una nuova metodologia di simulazione.
|