Riassunto analitico
La tesi con titolo “Diritto al Clima e Migranti climatici” riguarda due temi, interconnessi tra loro: la possibilità di inserire un Diritto al Clima nel novero dei Diritti Umani e la necessità di dare una risposta normativa, intesa come protezione riconosciuta a livello internazionale ai cosiddetti migranti climatici, ossia quelle persone che forzatamente devono oltrepassare il confine del loro paese, per raggiungerne un altro, a causa degli effetti del cambiamento climatico. Per quello che riguarda il primo punto, ossia il riconoscimento di un Diritto al Clima come diritto umano, si spiegheranno le basi sulle quali si poggia tale proposta, soprattutto facendo riferimento agli attuali Diritti Umani già riconosciuti, come il Diritto alla Vita, che è oggettivamente messo a repentaglio da una crisi climatica sempre più grave e che mette sulle spalle delle future generazioni tutto il peso di determinate scelte fatte in passato. Si riporterà, poi, il ruolo che hanno avuto i Trattati in tema di Clima, ma soprattutto i contenziosi a livello europeo nella spinta per un tale riconoscimento, senza dimenticare il ruolo della scienza, soprattutto dell’IPCC, che ha guidato i giudici nelle sentenze delle varie corti europee, le quali, anche se con esiti leggermente diversi, hanno tutte riconosciuto un dovere degli stati a preservare un clima stabile e sicuro, e che dovrebbe guidare il legislatore nelle scelte attuali e future in tema di clima e di aspetti interconnessi. Per quello che riguarda il secondo argomento, invece, si tratterà della problematica ancora poco conosciuta di chi è costretto a lasciare la propria vita a causa di eventi estremi che si possono attribuire al cambiamento climatico, sulla quale ancora non c’è un Trattato o un documento condiviso che riconosca ufficialmente la situazione già critica. Si proverà a spiegare i numerosi motivi per i quali è necessario scrivere una Convenzione condivisa a livello internazionale, oltre a patti multilaterali e bilaterali, in modo da dare una risposta in termini di protezione a queste persone che allo stato attuale non hanno, in quanto non riconosciute come rifugiati dalla Convenzione di Ginevra, poiché le calamità naturali non sono contemplate nelle motivazioni che possono portare a chiedere di ottenere lo status di rifugiato. In un secondo momento, si proverà a tratteggiare qualche proposta per offrire sostegno, aiuto e protezione ai migranti climatici, sia in termini di Trattati e Convenzioni, ma anche in termini di protezione, mitigazione e adattamento climatico, per fare in modo che gli eventi climatici estremi diventino meno frequenti, invece di aumentare, come sta attualmente accadendo; per fare in modo che le comunità possano prepararsi a fronteggiarli nel caso in cui accadano e infine per trovare il modo di modellare le comunità in modo da avere una struttura più solida per avere gli strumenti per vivere determinate situazioni e migliorare l’assetto economico e sociale. Si prenderà dunque in esame una tematica universale, un diritto che dovrebbe essere riconosciuto per tutti, per poi passare a chi è già in una condizione di vulnerabilità, che vede i propri diritti non riconosciuti nella pratica e per i quali è necessario fare sforzi ancora maggiori perché abbia gli strumenti per poterne usufruire.
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Abstract
The thesis named “Right to Climate and Climate Migrants” concerns two interconnected themes: the possibility to include the Right to Climate in the Human Rights and the necessity of giving a legal answer, meaning an international protection to the so called “Climate migrants”, people who are forced to leave their house to go in another state in order to escape to the effects of the Climate Change.
Concerning the first point, the thesis will explain the basis for this proposal, in particular referring to the Human Rights already recognized, as the right to life, objectively jeopardized by the Climate Change and which put all the burden of the wrong choices made in the past, on the future generations.
Regarding that recognition, the thesis will see the role of the international treaties about climate, but in particular the role of the litigation at the European level, without forgetting the role of the science, the IPCC in particular, which guided the judges in their choices, in several European Courts, which, even with some differences, have recognized the responsibility of the state to preserve a safe and stable climate.
Concerning the second point, the thesis will cover a subject, which is not well-known yet: the climate migrants, about whom there is not a shared treaty or convention yet, which can recognize the situation, already very serious. This thesis will try to explain the several reasons why a written convention is necessary, in addition to bilateral or multilateral pacts, in order to give an answer in terms of protection to these people that they do not have now, because they are not recognized as refugees from the Geneva Convention, since the natural disasters are not in the list of motivations that can lead people to ask the refugee status.
In a second moment, this thesis will try to make some proposal to offer support, help and protection to climate migrants, as treaties, conventions, mitigation and climate change adaptation, to ensure that extreme events become less frequent, instead of increasing, as it is happening right now; to make sure that the community can prepare and cope these events and finally to find a way to model the community in order to have a more solid structure, for having the instruments to live certain situations and to improve the economic and social structure.
We will take into account a universal theme, a right that should be recognized for everyone; then we will examine a vulnerable situation, concerning some people that do not have the same rights of everyone and look for a new right, and for whom it is necessary even a bigger effort in order to ensure this right in the practice.
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