Riassunto analitico
Durante il mio percorso accademico e lavorativo ho potuto osservare, all’interno di diverse scuole, aspetti didattici e psicologici che mi hanno stimolata a riflettere sul tema del benessere scolastico e sulla necessità di costruire un clima di classe inclusivo, positivo e favorevole all’apprendimento. Per questa ragione ho deciso di partecipare al progetto nazionale “Inclusione tra culture e pratiche” – promosso da quattro atenei italiani – che ha l’obiettivo di indagare la relazione tra i modelli culturali, gli atteggiamenti e le pratiche inclusive di insegnanti di scuola primaria e secondaria e le loro ricadute sul benessere degli studenti. Il mio contributo alla ricerca è consistito nella raccolta e analisi di dati ricavati da alcuni questionari: i destinatari sono stati gli studenti di tre classi quinte di una scuola primaria paritaria della città di Reggio Emilia e le insegnanti del medesimo istituto. Il presente lavoro di tesi si sviluppa in tre capitoli. Nel primo capitolo vengono delineate le tappe che hanno condotto da un tipo di scuola speciale – basata sulla separazione – a un tipo di scuola inclusiva. Nello specifico, vengono affrontate le disposizioni normative nazionali e le fondamentali dichiarazioni degli organi internazionali che hanno determinato questa situazione. Nel secondo capitolo vengono affrontati i fattori che concorrono al benessere scolastico, dando particolare rilievo al ruolo dell’insegnante efficace ed inclusivo. Successivamente viene presentato l’Universal Design for Learning (UDL), come esempio di metodologia da applicare al fine di rendere il contesto scolastico accessibile, inclusivo, flessibile e positivo. Nel terzo capitolo viene presentata nello specifico la ricerca “Inclusione tra culture e pratiche”, evidenziandone il disegno in base a obiettivo, campione, procedura e questionari somministrati. Le risposte dei partecipanti sono state raccolte e riportate da chi scrive per la fase di analisi dei dati, utile ai fini della ricerca.
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