Riassunto analitico
ABSTRACT Introduzione: la protesi inversa totale di spalla (RSA) fu introdotta nel 1985 da Grammont per trattare l’artrosi eccentrica gleno-omerale con degenerazione della cuffia dei rotatori, mostrando eccellenti risultati funzionali. Nonostante ciò, sono state riportate diverse complicanze come lo scapular notching e alte percentuali di allentamento glenoideo (glenoid loosening). In questi anni, sono stati apportati miglioramenti nel design e nella biomeccanica della protesi inversa di spalla. Recentemente è stato proposto un nuovo software di planning preoperatorio e di chirurgia computer-assistita che si basa su TC 3D preoperatoria e che dovrebbe migliorare l’accuratezza nel posizionamento della componente glenoidea da parte del chirurgo. Ancora pochi articoli sono stati scritti su questo argomento. Lo scopo di questo studio è di presentare una serie di casi di RSA computer assistite attraverso metodica ExactechGPS, mostrando la versione e inclinazione pianificate e postoperatore, la tipologia di metaglena utilizzata, la lunghezza delle viti, il tempo chirurgico, vantaggi svantaggi e limiti della tecnica, ASES score preoperatorio e a 3, 6 ,12, 24 mesi. Materiali e metodi: dal 2018 al 2021, sono stati introdotti nello studio 38 pazienti. Per ogni paziente è stata riportata la clinica preoperatoria valutando i gradi di movimento (ROM), i test per la funzionalità dei muscoli della cuffia e l’ASES score. Grazie alla TC 3D e alle funzionalità del software ExactechGPS, sono stati pianificati la versione, l’inclinazione e la medializzazione con cui inserire la componente glenoidea e il tipo di metaglena da utilizzare sulla base dell’anatomia del paziente. Durante l’intervento sono stati registrati i tempi chirurgici totali e il tempo di navigazione, la lunghezza delle viti utilizzate ed eventuali eventi avversi intraoperatori. Dopodiché i pazienti sono stati valutati con ASES score e ROM a 3 mesi, 6 mesi, 1 anno e 2 anni. Risultati: con l’aiuto del software GPS utilizzato intraoperatoriamente, il chirurgo riesce ad inserire la componente glenoidea come da pianificazione. Si è notata la progressiva riduzione del tempo di navigazione all’aumentare dell’esperienza del chirurgo, da 20 a 10 minuti. Solo due eventi avversi sono stati registrati nell’intraoperatorio. Sono stati riportati buoni valori di dolore, ROM e ASES score dopo ogni controllo (valori medi di ASES preoperatorio di 38,2 e al 2 anno di follow up di 76,5; dolore medio preoperatorio 6,4, a 2 anni di follow up risulta 1,9) Conclusioni: la navigazione intraoperatoria è una tecnologia affidabile e di facile utilizzo che permette al chirurgo di impiantare una RSA con migliore precisione nel posizionamento glenoideo e delle viti. Inoltre, questa tecnologia permette al chirurgo di confrontare la clinica postoperatoria con i dati di posizionamento delle componenti. Parole chiave: Lesione della cuffia dei rotatori, Protesi inversa totale di spalla, Chirurgia computer assistita, Componente glenoidea, Osteoartrosi di spalla
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