Riassunto analitico
La crisi aziendale rappresenta una fase evolutiva imprescindibile del ciclo vitale dell’impresa che non è riuscita ad evitare l’obsolescenza della produzione proposta al mercato di riferimento ovvero che non abbia gestito in modo adeguato le risorse finanziare o il capitale sociale a disposizione. Numerosi sono gli strumenti giuridici che il Legislatore propone agli imprenditori e differenti sono le finalità dagli stessi perseguiti, ma la significatività di ogni impresa per la produzione e l’economia nazionale ha comportato numerose modifiche alle originarie previsioni del R. D. 16 marzo 1942, n. 267, noto come Legge Fallimentare. La strategicità del sistema industriale ha indotto il Legislatore ad eseguire un’attività di riforma organica delle procedure concorsuali e della crisi, che si è concretizzata con l’emanazione del nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, D. Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14. Attraverso di esso si è potuto valorizzare l’obiettivo della continuità aziendale e della salvaguardia dell’occupazione rispetto a quello della soddisfazione dei creditori e si è concretizzata una separazione tra le sorti dell’imprenditore e quelle dell’impresa in crisi. A tale scopo sono state previste procedure di allerta e composizione della situazione patologica che permettano di scongiurare tali accadimenti e tutelino l’impresa e tutte le risorse in essa contenute, principalmente quelle umane. Il Codice ha, infatti, introdotto alcune innovazioni sulle sorti dei rapporti di lavoro pendenti in virtù della continua interazione tra diritto fallimentare e diritto del lavoro. Su di esse si fonda il presente elaborato. Ulteriore intervento normativo di spiccata importanza è rappresentato dalla legge 27 febbraio 1985, n. 49, nota come Legge Marcora, con la quale il Legislatore ha introdotto disposizioni volte congiuntamente e al recupero delle imprese in crisi e alla salvaguardia dell’occupazione, agevolando le società cooperative, originatesi dall’associazione di lavoratori cassintegrati o licenziati in virtù della crisi che avessero rilevato le suddette imprese, nel reperimento dei finanziamenti necessari alla sopravvivenza dell’attività aziendale. Tali previsioni hanno rappresentato una conquista e un riconoscimento per il mondo cooperativo, che oggi conta sull’intero territorio nazionale oltre trecento attività di workers buyout, ovvero di imprese recuperate. Nell’elaborato, dunque, sarà analizzata la disciplina della crisi d’impresa, focalizzando l’attenzione sulla definizione di crisi e sui sintomi e le cause generatrici della stessa. Seguirà una disamina delle procedure concorsuali previste dal Legislatore con l’emanazione della Legge Fallimentare, nonché le innovazioni accorse con l’avvento del Codice. L’attenzione volgerà poi sull’analisi delle disposizioni emanate dal Legislatore con il suddetto Codice allo scopo di disciplinare le sorti dei rapporti di lavoro pendenti all’apertura di una procedura concorsuale e si esamineranno gli avvenimenti storici che hanno condotto all’emanazione della Legge Marcora, dei fondi che la stessa ha istituito e delle novità introdotte con il decreto 4 dicembre 2014 del MiSE. Infine, si presenterà la Rete delle Imprese Recuperate per poi concentrare l’attenzione sulle vicissitudini che hanno portato alla nascita della società cooperativa Ceramica Alta, importante presenza nel Distretto ceramico Sassuolese sorta nel 2017 dalla omonima s.r.l.. A chiusura dell’elaborato sarà posto un paragrafo dedicato allo stato dell’arte del workers buyout in Italia, con riferimento al tasso di mortalità e di sopravvivenza delle imprese recuperate e ai fondi nati a sostegno delle stesse grazie alla collaborazione tra AGCI, Confcooperative e Legacoop.
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