Riassunto analitico
Quando si parla di valutazione scolastica, si entra nell’ambito di un tema oggetto di dibattito che risulta tuttora in atto. Il presente lavoro di tesi parte dall’esplorazione di tre paradigmi, che consentono l’analisi del ruolo del valutatore e della valutazione, ovvero dei punti di forza e dei limiti, in relazione all’approccio positivista-sperimentale, pragmatista-della qualità, costruttivista- sociale. Dunque, si passa agli sviluppi normativi in materia di valutazione scolastica per quanto concerne la scuola primaria, con particolare riferimento alla legislazione scolastica degli ultimi trentacinque anni. Una particolare attenzione viene riservata all’O.M. n. 172 del 4 dicembre 2020 che definisce strumenti e modalità di applicazione della valutazione attraverso i giudizi descrittivi. Le Linee Guida di cui all’Allegato A, sono parte integrante dell’Ordinanza e rappresentano un prezioso ausilio per le istituzioni scolastiche in quanto forniscono un orientamento per delineare uno standard di riferimento, ovvero per identificare modalità di confronto e corrispondenza tra le valutazioni precedentemente effettuate (per lo più con voti numerici) e i nuovi giudizi descrittivi. Prima di trattare nel dettaglio questi ultimi, vengono prese in esame le tre differenti dimensioni della valutazione che permettono rispettivamente di conoscere, motivare e certificare. La valutazione con funzione diagnostica prevede quindi richiami al concetto di “controllo scolastico” ed al profilo complessivo dello studente. Viene poi presa in considerazione la dimensione formativa della valutazione, che conferisce all’intero processo valutativo una funzione attivante nei confronti dell’azione didattico-educativa, ovvero degli studenti e del loro percorso di crescita e apprendimento, dei docenti e della loro professionalità. La valutazione sommativa, classicamente contrapposta alla precedente, viene in seguito presentata rimarcando la sua importanza in virtù del diritto che alunni e famiglie hanno di conoscere i livelli di apprendimento raggiunti, assieme al suo mirabile potenziale formativo, ovvero a favore dell’apprendimento. Emerge quindi un’ulteriore necessità di chiarimento rispetto al prodotto finale della pratica valutativa, a seconda che si prendano in considerazione i voti numerici, piuttosto che i giudizi. Un affondo particolare è dedicato al giudizio descrittivo, che viene quindi dettagliato ed annesso ad una riflessione sull’importanza del feedback. L’ultima parte presenta gli attori e gli strumenti della valutazione. Si fa quindi riferimento al ruolo del docente, dello studente e della famiglia inquadrandoli in una prospettiva di dialettica comunicazione e proficua collaborazione. Si pone altresì l’attenzione ai luoghi in cui si valuta, ovvero in aula piuttosto che in rete, considerando anche l’ausilio delle tecnologie. Infine, viene proposta una guida alla progettazione di prove per una valutazione descrittiva, che possa dare riscontro dell’efficacia di ogni singolo momento valutativo nel promuovere l’apprendimento.
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Abstract
When we talk about school assessment, we enter the context of a subject of debate that is still ongoing.
This thesis work starts from the exploration of three paradigms, which allow the analysis of the role of the evaluator and of the evaluation, or of the strengths and limits, in relation to the positivist-experimental, pragmatist-quality, constructivist-social approach .
Therefore, we move on to the regulatory developments in the field of school evaluation with regard to primary school, with particular reference to the school legislation of the last thirty-five years.
Particular attention is paid to OM n. 172 of 4 December 2020 which defines the tools and methods for applying the assessment through descriptive judgments. The Guidelines referred to in Annex A, are an integral part of the Ordinance and represent a valuable aid for educational institutions as they provide guidance to outline a reference standard, or to identify methods of comparison and correspondence between the assessments previously carried out. (mostly with numerical marks) and the new descriptive judgments.
Before dealing with the latter in detail, the three different dimensions of the evaluation are examined, which respectively allow to know, motivate and certify.
Evaluation with a diagnostic function therefore includes references to the concept of "school control" and to the overall profile of the student.
The formative dimension of the evaluation is then taken into consideration, which gives the entire evaluation process an activating function towards the didactic- educational action, that is, of the students and their path of growth and learning, of the teachers and their professionalism.
The summative evaluation, classically opposed to the previous one, is later presented underlining its importance by virtue of the right that pupils and families have to know the levels of learning achieved, together with its admirable training potential, or in favor of learning.
Therefore, a further need for clarification emerges with respect to the final product of the evaluation practice, depending on whether numerical marks are taken into consideration, rather than judgments.
A particular lunge is dedicated to descriptive judgment, which is then detailed and annexed to a reflection on the importance of feedback.
The last part presents the actors and tools of evaluation.
We therefore refer to the role of the teacher, the student and the family framing them in a perspective of dialectic communication and fruitful collaboration.
Attention is also paid to the places where it is evaluated, ie in the classroom, rather than online, also considering the use of technologies.
Finally, a guide to the design of tests for a descriptive evaluation is proposed, which can give feedback on the effectiveness of each single evaluation moment in promoting learning.
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