Riassunto analitico
Le scoperte scientifiche e le continue evoluzioni tecnologiche susseguitesi nel corso del tempo hanno mutato radicalmente il tessuto economico e imprenditoriale, facendo dell’innovazione un fattore cruciale per lo sviluppo e la competitività delle imprese, in particolare le piccole e medie imprese, quali forza motrice dell’economia europea. Il fenomeno della globalizzazione ha favorito lo sviluppo di un ambiente “ipercompetitivo” in cui è possibile distinguere due tipologie di innovazione: incrementale e radicale. La prima consiste nella modifica o nel miglioramento di qualcosa già esistente, mentre la seconda consiste nell’introduzione di nuovi prodotti o servizi mirante alla creazione di una nuova categoria di mercato e alla riduzione dei costi di produzione. Esiste un’ulteriore distinzione che riguarda l'innovazione: di prodotto e di processo La prima riguarda il miglioramento delle caratteristiche di un prodotto già esistente o l’introduzione nel mercato di un nuovo bene ad elevato contenuto tecnologico, mentre la seconda riguarda la creazione di un processo produttivo o l’introduzione di nuovo metodo di gestione dei sistemi produttivi. Il miglioramento dei processi innovativi passa attraverso la componente relazionale quale fattore che ne migliora le performance: si è passati, quindi, da un approccio “chiuso” a un approccio “aperto” all’innovazione, orientato sia alla valorizzazione del capitale umano dell’impresa che delle relazioni con i soggetti esterni. Nel 2003 Henry Chesbrough sviluppa il concetto di “Open innovation”, un nuovo approccio strategico secondo il quale le imprese, per aumentare la competitività e creare valore, non possono focalizzarsi esclusivamente sulle risorse interne ma devono necessariamente ricorrere a idee e competenze tecnologiche provenienti dall’esterno creando un vero e proprio ecosistema innovativo all’interno del quale è possibile sfruttare i vantaggi derivanti dalla “creatività diffusa”. Il presente studio si concentra sul ruolo centrale delle piccole e medie imprese all’interno del processo di trasformazione digitale e analizza quali sono i fattori che incentivano od ostacolano la creazione di imprese innovative con particolare riferimento allo scenario europeo, La ricerca causale vuole indagare quali sono i fattori che favoriscono lo sviluppo delle imprese innovative. Lo studio della letteratura ha portato all’individuazione di tre categorie di fattori determinanti: culturali, politici, economici. Ognuna di queste categorie è stata declinata in diverse variabili indipendenti che verranno utilizzate in un modello di regressione per verificare l’esistenza di una relazione di causalità con l’innovazione. Quest’ultima viene misurata considerando il numero di imprese innovative operanti in un dato paese, in relazione al totale delle imprese attive nel paese stesso. Lo studio si focalizza su tutti e 28 i paesi dell’Unione europea, al fine di fornire spunti interessanti e mirati ad uno specifico contesto economico. Dal presente studio ci si attende di verificare l’esistenza di una relazione tra le variabili indipendenti e l’innovazione. In particolare ci si attende di riscontrare l’esistenza di relazioni causali positive con le variabili determinanti e relazioni causali negative con le variabili ostacolanti. Lo scopo del presente studio è quello di raggruppare le determinanti dell’innovazione in categorie ben definite e di verificarne la causalità, al fine di fornire un modello utile e specifico per il contesto economico europeo.
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