Riassunto analitico
La tesi vuole indagare il ruolo delle figure ausiliarie (intese come cuochi, aiuto cuochi e personale delle pulizie) nelle scuole dell'infanzia della città di Reggio e della provincia e analizzare i romanzi della saga di Harry Potter prendendo in considerazione le stesse figure nell'immaginaria scuola di Hogwarts. Il capitolo primo, vuole essere una panoramica delle tre realtà maggiormente presenti nel territorio reggiano. Nel primo paragrafo andrò ad analizzare il ruolo e le mansioni attuali del personale ausiliario nella scuola statale, attraverso un breve excursus storico e riferimenti ai contratti collettivi nazionali. Nel secondo paragrafo mi occuperò invece del ruolo e delle mansioni delle ausiliarie e cuoche delle scuole FISM. Nel terzo ed ultimo paragrafo mi occuperò invece del ruolo di cuoche ed ausiliarie nelle scuole comunali di Reggio Emilia, negli anni immediatamente precedenti e successivi all’approvazione del Regolamento del 1972 e della situazione attuale riferendomi all’ultima decade, attraverso la carta dei servizi ed il Regolamento attuali, oltre interviste realizzate con la collaborazione di maestre in pensione e genitori i cui figli hanno frequentato le scuole. Il secondo capitolo è dedicato alle figure ausiliarie e al loro ruolo educativo: ho cercato di indagare attraverso interviste con pedagogisti, coordinatori di scuole, insegnanti e soprattutto il personale non docente stesso come la progettazione educativa in tutte le scuole sia imprescindibile senza l’aiuto e la collaborazione di queste figure, spesso disposte ad andare ben al di là del proprio ruolo da mansionario, permettendo la realizzazione di progetti destinati sia ai bambini che ai genitori. Per realizzare questa fase ho visitato sei scuole appartenenti a diverse tipologie giuridiche: due scuole comunali sotto il coordinamento pedagogico di Coopselios, di cui una convenzionata con le scuole comunali di Reggio Emilia, due scuole FISM e una scuola FISM inserita all’interno di un istituto paritario, contesto molto differente dagli altri visitati oltre ad essere l’unica a presentare come personale non docente la figura della portinaia e una scuola paritaria che segue il metodo Waldorf Steiner. La scelta di non portare la mia indagine in una scuola statale è stata voluta, dettata dalla grande variabilità –non ancora chiarita del tutto- di ruoli e compiti del personale ausiliario degli Istituti comprensivi. Nel terzo capitolo sono stati presi in esame i gruppi vittime di stereotipi e pregiudizi nei romanzi: riconoscendo la costruzione di un mondo che seppur fittizio, si presenta come veritiero e totalmente riconducibile al mondo reale dal punto di vista della costruzione sociale, si è voluto fare un paragone con esso, relativo solo alle categorie vittime di ingiustizie sociali che non sono approfondite del quarto capitolo, per fornire un quadro generale in cui inserire l’analisi del quarto capitolo. L’ultimo capitolo, analizza le figure ausiliarie presenti nella scuola, dal punto di vista delle loro specifiche caratteristiche personali e in quanto vittime di stereotipi e pregiudizi perché appartenenti a categorie socialmente svantaggiate nel mondo dei maghi. Si è voluto sottolineare come le figure ausiliare appartengano tutte ad una di queste categorie discriminate, e contribuiscano sì alla crescita personale del maghetto protagonista, che però riconosce la loro inferiorità e insieme agli amici non si esime dallo sfruttare a suo vantaggio questa condizione.
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