Riassunto analitico
L’introduzione della terapia highly-active anti-retroviral therapy (HAART) ha permesso di ridurre la morbilità e la mortalità associate al virus dell’Human Immunodeficiency Virus (HIV); essa, tuttavia, è causa diversi disordini endocrino-metabolici. I farmaci utilizzati in HAART appartengono a tre principali classi: inibitori delle proteasi (es. Ritonavir), inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa (es. Abacavir) e inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa (es. Nevirapine). Circa la metà dei soggetti sottoposti a HAART presenta lipodistrofia, ossia un’anomala distribuzione del grasso corporeo, e deficienza dell’ormone della crescita (GH). Tale deficit di GH potrebbe essere correlato ad HAART, ma dati in vitro che dimostrino questa associazione non esistono. Lo scopo di questo studio è valutare gli effetti di HAART sul rilascio dell’ormone della crescita in vitro, utilizzando la linea cellulare ipofisaria di ratto, GH-secernente, GH3. Le cellule GH3 non esprimono il recettore (GHRHR) dell’ormone di rilascio del GH (GHRH), la cui espressione viene indotta mediante trasfezione. Il cell signaling mediato da GHRH viene quindi studiato, in presenza o in assenza di dosi attive in vitro di Ritonavir, Abacavir e Nevirapine. Pertanto, l’aumento di cAMP e Ca2+ intracellulare viene valutato mediante tecnica bioluminescence resonance energy transer (BRET), utilizzando specifici biosensori. La vitalità cellulare, la fosforilazione di extracellular-regulated kinases (ERK1/2), cAMP responsive element-binding protein (CREB) e il cleavage della procaspase 3 vengono valutati mediante saggio MTT e Western blotting, rispettivamente. La produzione di GH viene valutata mediante ELISA. L’analisi rivela che, in cellule GH3 trasfettate con GHRHR, il GHRH induce l’aumento di cAMP e Ca2+ intracellulare, il quale non è modulato dalla presenza dei farmaci anti-retrovirali. Allo stesso modo, la produzione di GH indotta dal GHRH non subisce cambiamenti in presenza dei farmaci. Infine, l’analisi della fosforilazione di ERK1/2 e CREB mediante Western blotting dimostra l’assenza di differenze tra i campioni di controllo, non trattate con i farmaci anti-retrovirali, e i trattati. Questo studio in vitro dimostra che i farmaci utilizzati in HAART non inducono significativi effetti sulle cellule ipofisarie GH3, nonché sulla produzione dell’ormone GH. Tali risultati suggeriscono la mancanza di associazione tra l’uso di anti-retrovirali e il deficit di GH in pazienti HIV-positivi. Questo studio potrebbe essere ripetuto utilizzando linee cellulari ipofisarie umane, in modo da valutare eventuali effetti in modelli differenti.
|