Riassunto analitico
L'oncologia è una delle branche della medicina che ha subito una maggiore evoluzione nel corso degli ultimi anni in cui si è assistito ad una progressiva cronicizzazione della malattia ed al conseguente allungamento nei tempi di cura. L'interesse della comunità scientifica verso i farmaci antineoplastici orali è sempre maggiore (attualmente solo il 5% dei farmaci antitumorali è disponibile per os, ma il 25% delle 400 molecole attualmente in via di sviluppo è in formulazione orale). La formulazione orale è preferita dai pazienti rispetto alla via endovenosa in rapporto 9 a 1 in virtù della migliore qualità di vita che è in grado di assicurare. come conseguenza della riduzione dei tempi da dedicare alla cura e dei costi dovuti agli spostamenti ed alle assenze dall'attività lavorativa. La terapia oncologica orale porta notevoli vantaggi anche alla struttura sanitaria. Sono ridotti i costi del personale medico ed infermieristico associato alla terapia ev, nonché il carico di lavoro della farmacia addetta all'allestimento dei farmaci antineoplastici. Oggi sono disponibili in commercio sia formulazioni orali di principi attivi sviluppati originariamente in forma infusionale, che derivati di farmaci infusionali già esistenti. Oltre a questi, vi sono gli inibitori delle tirosin-chinasi (TKIs), sviluppati direttamente in formulazione orale, i quali appartengono alla categoria dei nuovi farmaci biologici, caratterizzati da azione selettiva su bersagli specifici delle cellule tumorali. La terapia con farmaci oncologici orali non è comunque priva di problematiche. Alcune categorie di pazienti non sono adatte alla chemioterapia orale, inoltre, la gestione della tossicità e sicurezza è complessa. Mentre la formulazione endovena garantisce completa ed immediata biodisponibilità, per i farmaci orali la biodisponibilità può variare da paziente a paziente. Mutazioni genetiche degli enzimi deputati al metabolismo e dei trasportatori, così come interazioni farmacologiche (sia con medicinali tradizionali che rimedi erboristici) o con alimenti possono alterare la risposta clinica. Un'altra problematica è l'effettiva compliance del paziente al trattamento orale. Il paziente oncologico in terapia orale viene investito di maggiori responsabilità. Durante il mio lavoro di tesi, facendo riferimento alle schede tecniche dei farmaci oncologici orali più diffusi nella pratica terapeutica dell'Azienda Ospedaliera Policlinico di Modena, ho elaborato dei prototipi di schede informative per i pazienti evidenziando i parametri più importanti per una corretta gestione del farmaco: come conservare il medicinale, modi e tempi di somministrazione, cosa fare in caso una dose non sia stata assunta, i possibili effetti indesiderati, cosa fare prima di iniziare la terapia e le avvertenze speciali relative al prodotto. A queste procedure operative, ho ritenuto opportuno accludere un modello di diario terapeutico, personalizzabile a seconda del farmaco, che il paziente deve compilare quotidianamente riportando il numero di dosi assunte, gli orari, gli effetti collaterali e/o le eventuali problematiche incontrate. Il paziente deve riportare il diario ad ogni controllo, affinché il medico possa valutare l'aderenza al trattamento. Gli ultimi report sui consumi di questi medicinali relativi ad AUSL Modena mostrano che 998 pazienti sono stati trattati con farmaci oncologici orali nel corso dell' anno 2015. Si tratta di un numero consistente, che tenderà all'aumento nel prossimo futuro. E' pertanto indispensabile un programma di educazione sanitaria ben pianificato per una corretta gestione del paziente nel processo di cura.
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