Riassunto analitico
INTRODUZIONE Le rughe palatali sono resistenti pliche mucose localizzate nella parte anteriore del palato; sono stabili, determinate geneticamente ed uniche per ogni soggetto. Le schisi orofacciali sono un gruppo eterogeneo di malformazioni congenite che colpiscono le labbra e il cavo orale; sono causate da una fusione incompleta o assente dei tessuti durante lo sviluppo embrionale e presentano un’eziologia multifattoriale, sia ambientale che genetica. L’obiettivo del presente studio retrospettivo è confrontare le caratteristiche morfometriche delle rughe palatali di pazienti affetti da diverse tipologie di schisi orofacciale con quelle di un gruppo di soggetti sani. MATERIALI E METODI È stata effettuata un’analisi computerizzata, con programmi per manipolazione di file “.stl”, sui modelli digitali 3D di 97 pazienti ortodontici sani(47 F, 50 M, età media 11,61 anni); per ciascun soggetto sono state valutate le prime tre rughe palatali di destra(r1d, r2d, r3d) e di sinistra(r1s, r2s, r3s), considerando i seguenti parametri: lunghezza, tipologia, forma(class. di Thomas e Kotze) e direzione(class. di Kapali). I risultati sono stati confrontati con i dati rilevati in un campione di 98 pazienti affetti da diverse tipologie di schisi orofacciali(36 F e 62 M, età media 7 anni), così suddivisi: 55 pazienti con schisi unilaterale del labbro e del palato(UCLP), 23 con schisi bilaterale del labbro e del palato(BCLP), 6 con schisi del labbro(CL), 7 con schisi isolata del palato duro(CP), 7 con schisi isolata del palato molle(SCP). I test statistici usati per i confronti sono il test del χ2 per le variabili nominali e il test ANOVA ed il test di TK post hoc per le lunghezze. L’errore di metodo inter ed intra operatore è stato calcolato mediante t test di Student, ICC e K di Cohen. Il livello di significatività è stato fissato per valori di P>0.05. RISULTATI I due campioni sono risultati omogenei per sesso, ma non per tipo di dentizione ed età. La valutazione dell’errore di metodo ha mostrato livelli di concordanza elevata per la misurazione della lunghezza(ICC= 0,85-0,99) e intermedia per forma(concordanza 60%-80%) e direzione(concordanza 80%-95%). Dal confronto tra il gruppo controllo ed i diversi sottogruppi dei casi sono emerse differenze statisticamente significative. In particolare, i pazienti affetti da UCLP mostrano una lunghezza ridotta di r1d, r1s, r2s, i pazienti con BCLP mostrano una riduzione di r1d, r1s ed i pazienti con CP di r1s. Per quanto riguarda la forma, i pazienti con BCLP presentano per r2s una maggiore prevalenza di rughe “curved” rispetto ai controlli; mentre i pazienti con CL presentano per r1d una prevalenza di rughe “straight”, mentre nei controlli prevale la forma “curved”. Infine, è stata riscontrata una notevole variabilità per quanto riguarda la direzione: nei pazienti con BCLP per r1d, nei pazienti con CL per r1s, nei pazienti con UCLP per r1s e nei pazienti con CSP per r1s è stata riscontrata una minore prevalenza delle rughe con direzione “backwarded” rispetto ai controlli; nei pazienti con BCLP per r3d invece è stata ritrovata una percentuale minore di rughe “forwarded” che nei controlli; in pazienti affetti da CP per r2d e r3d sono state ritrovate quasi solo rughe con direzione “backwarded”, mentre nei controlli vi è una distribuzione più uniforme; infine nei pazienti con UCLP per r3s sono state ritrovate percentuali minori di rughe “forwarded” e “perpendicular” rispetto ai controlli. CONCLUSIONI BCLP e UCLP sono i gruppi casi che mostrano maggior variabilità rispetto ai controlli, si caratterizzano per un maggior grado di deformità nella parte anteriore del palato. La forma delle rughe è il parametro che risente meno degli effetti della malformazione. r3 è risultata essere la ruga più stabile, con una morfologia sovrapponibile a quella dei pazienti sani, e non sembra essere influenzata dal difetto e dagli esiti della chirurgia.
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Abstract
INTRODUCTION Palatal rugae are mucous folds located in the anterior part of the palate; they are genetically determined, unique for each subject and characterized by resistance and stability. Orofacial clefts represent a heterogeneous group of congenital malformations affecting the lips and oral cavity; they are caused by an incomplete or absent fusion of tissues during embryonic development and have a multifactorial etiology, both environmental and genetic. The aim of this retrospective study is to compare palatal rugae patterns of patients suffering from different types of orofacial cleft with those observed in subjects without malformation. MATERIALS AND METHODS A computerized analysis performed, using programs for manipulation of “.stl” files, on the 3D digital models of 97 healthy orthodontic patients(47 F, 50 M, mean age 11.61 years); for each subject the first three palatal rugae on the right(r1d, r2d, r3d) and on the left(r1s, r2s, r3s) were evaluated, considering the following parameters: length, type, shape(Thomas and Kotze’s classification) and direction(Kapali’s classification). The results were compared with data obtained from a sample of 98 subjects affected by different types of orofacial clefts(36 F and 62 M, mean age 7 years), divided as follows: 55 patients with unilateral cleft of the lip and palate(UCLP) , 23 patients with bilateral cleft lip and palate(BCLP), 6 with cleft lip(CL), 7 with isolated hard palate cleft(CP), 7 with isolated soft palate cleft(SCP). Statistical analysis was performed using the χ2 test for comparison of nominal variables and ANOVA test and post hoc TK test for lengths and direction comparison. The inter and intra operator method error was calculated by means of Student's t test, ICC and Cohen's K. Statistical significance was tested at P<0.05. RESULTS The two samples were homogeneous by sex, but not by type of dentition and age. Evaluation of method error showed high agreement levels for length measurement(ICC = 0.85-0.99) and intermediate for shape(60% -80% agreement) and direction(agreement 80% -95%). Comparing the control group with the different subgroups of cases, statistically significant differences were found for the considered parameters. In particular, patients with UCLP show a significantly reduced length of r1d, r1s, r2s, patients with BCLP show a reduction of r1d, r1s and patients with CP of r1s. With regard to the shape, patients with BCLP have a higher prevalence of “curved” rugae for r2s compared to controls, in which “curved” and “straight” shapes have an almost equivalent frequency; patients with CL present for r1d a prevalence of wrinkles with a "straight" shape, while in the control group the "curved" shape prevails. Finally, a considerable variability was found regarding the direction, since in patients with BCLP for r1d, in patients with CL for r1s, in patients with UCLP for r1s and in patients with CSP for r1s the percentage of rugae with "backwarded" was found lower the one found in control group; in patients with BCLP for r3d a lower percentage of “forwarded” rugae was found then in the control group; in patients affected by CP for r2d and r3d, rugae with “backwarded” direction were seen almost exclusively, while in the controls there was a more uniform distribution; finally in patients with UCLP for r3s lower percentages of "forwarded" and "perpendicular" rugae were found compared to control group. CONCLUSIONS The types of clefts showing the most important morphological differences compared to healthy subjects are BCLP and UCLP, which are characterized by a greater degree of deformity localized in the anterior part of the palate. The shape of the palatal rugae is the least affected parameter by the effects of the malformation. r3 was found to be the most stable ruga, having a morphology comparable to that of healthy patients, and apparently is not affected by the congenital defect and by the scar tissues following surgery.
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