Riassunto analitico
Presupposto dello studio: la degenerazione maculare senile (DMLE) è una patologia degenerativa ad alto impatto socio-sanitario. Il paziente affetto da DMLE in fase avanzata può trarre beneficio da trattamenti riabilitativi con varie tecniche, tra cui il biofeedback sonoro, una modalità di riabilitazione relativamente nuova che può essere effettuata mediante diversi strumenti tra cui il Retimax Vision Trainer. Scopo dello studio: lo studio si propone di valutare l’efficacia della riabilitazione mediante biofeedback sonoro con Retimax Vision Trainer in pazienti ipovedenti affetti da degenerazione maculare senile in fase avanzata. Materiali e metodi: studio prospettico comparativo non randomizzato, organizzato sulla base di 2 gruppi di pazienti con nota DMLE avanzata e miglior acuità visiva corretta per lontano (BCVA) nell’occhio migliore compresa tra 1/10 e 4/10 in assenza di altre comorbilità oculari. Entrambi i gruppi vengono sottoposti a valutazione seriata di BCVA (ETDRS charts), sensibilità al contrasto (Pelli-Robson), acuità visiva per vicino e velocità di lettura (MNRead), qualità di vita (NEI VFQ-25 tradotto in italiano), sensibilità retinica media, fissazione nei 2 e 4 gradi centrali (spectral OCT-SLO, Optos). Il primo gruppo, costituito da 15 pazienti, viene sottoposto al trattamento riabilitativo con Retimax Vision Trainer (CSO, Firenze), svolto in 10 sedute da 8 minuti ciascuna a cadenza bisettimanale e vengono comparati i valori pre e post-trattamento. Il secondo gruppo, di controllo, composto da 9 pazienti, non viene sottoposto al ciclo riabilitativo, ma viene valutato con i medesimi test allo stesso intervallo di tempo trascorso nel gruppo dei trattati. Analisi statistica con One-sided Wilcoxon Signed Rank Test eseguito sia all’interno dei due gruppi tra tempo “pre” e tempo “post”, sia all’interno dei due tempi tra gruppo trattati e gruppo controlli. Risultati: La riabilitazione con Retimax si è dimostrata sicura ed efficace portando a miglioramenti statisticamente significativi nell’acuità visiva per lontano [p=0,0008], nella sensibilità al contrasto [p=0,0416], nel punteggio del questionario sulla qualità di vita [p=0,0005] e nella capacità di fissazione nei 4 gradi centrali [p=0,0190] post-trattamento. Abbiamo riscontrato anche il miglioramento dell’acuità visiva per vicino [p=0,13], della velocità di lettura [p=0,19], della sensibilità retinica alla microperimetria [p=0,40] e della capacità di fissazione nei 2 gradi centrali [p=0,13] sebbene questi dati non siano risultati significativi. Nel confronto effettuato al tempo “post” tra il gruppo dei trattati e il gruppo dei controlli si è ottenuta una significatività statistica per l’acuità visiva per lontano [p=0,0298] e per il punteggio del questionario [p=0,0011]. Conclusioni: il nostro studio rappresenta un “unicum”. La riabilitazione con Retimax (10 sedute da 8 minuti ciascuna a cadenza bisettimanale) si è dimostrata sicura ed efficace portando a miglioramenti statisticamente significativi nell’acuità visiva per lontano, nella sensibilità al contrasto, nel punteggio del questionario sulla qualità di vita e nella capacità di fissazione nei 4 gradi centrali post-trattamento. Abbiamo riscontrato anche il miglioramento dell’acuità visiva per vicino, della velocità di lettura, della sensibilità retinica alla microperimetria e della capacità di fissazione nei 2 gradi centrali, sebbene questi dati non siano risultati significativi. Il nostro studio, seppur da ritenersi uno studio esplorativo, ha ottenuto risultati promettenti.
|