Riassunto analitico
L’obiettivo di questa tesi di laurea è analizzare alcune delle caratteristiche del romanzo postmoderno Santa Evita, pubblicato nel 1995 dallo scrittore argentino Tomás Eloy Martínez (San Miguel de Tucumán, 1934 – Buenos Aires, 2010). Nella prima parte del lavoro ho esaminato gli aspetti del postmodernismo presenti nel romanzo, in particolare: l’ibridità di genere, il ruolo della storia e l’intertestualità. Nell’opera si nota questa ibridità di genere, dove romanzo, finzione, realtà e giornalismo si mescolano in una storia che non inizia e non finisce. Nello spazio del romanzo l’autore si presenta scrittore, giornalista, storico e biografo allo stesso tempo. L’ibridità è così riflesso della personalità della protagonista del libro, Eva Perón, che nella sua vita personifica in diversi ruoli. Un’altra caratteristica importante è il ruolo della storia. I fatti storici e reali della vita di Eva Perón si sovrappongono con la finzione, con i racconti della gente comune, con quello che si dice di lei nei miti. Infatti non è solo la storia a raccontare la verità, ma anche il mito, perché ha un valore letterario riconosciuto e accettato. Il mito permette di generare diverse versioni della stessa storia, dove non si può più distinguere il reale dell’immaginario. L’intertestualità si presenta come uno degli aspetti principali del romanzo e prende forma in testi di generi diversi. Sono testi che descrivono la vita pubblica o privata di Eva, come articoli di giornali, pagine di diario, lettere e testimonianze. L’autore però fa anche riferimento a differenti opere letterarie a lui contemporanee. In particolare cita opere di scrittori argentini, che a loro volta hanno voluto raccontare la propria versione della storia di Eva, in racconti brevi o opere teatrali, come Julio Cortázar, Jorge Luis Borges, Rodolfo Walsh y Copi. Ho poi analizzato questi scritti, partendo dal racconto Casa tomada di Julio Cortázar, del 1946. In qusto racconto l’autore vuole sottolineare con la metafora della ‘casa occupata’, la situazione politica, culturale e sociale dell’Argentina sotto il regime peronista. Il testo denuncia lo stato di barbarie nel quale è precipitato tutto il paese. La massa popolare e selvaggia dell’Argentina, l’Altro, invade lo spazio politico argentino e le elites borghesi e intelletuali si vedono costrette ad abbandonare il paese, autoesiliandosi. Il breve racconto El simulacro di Jorge Luis Borges del 1960 è, come suggerisce il titolo, una parodia del funerale di Eva Perón, un’imitazione sarcastica della sua tumulazione. L’autore percepisce il peronismo stesso come una farsa, dal governo di Perón al funerale di sua moglie con un corpo imbalsamato. Eva, ed anche la sua morte, sono stati solo una specie di performance, di spettacolo politico, funzionale al mantenimento del potere di Peròn. Nel racconto Esa mujer di Rodolfo Walsh del 1966 si parla dell’ossessione del generale Moori Koenig per il corpo di Eva. È un opera che è intervista e finzione allo stesso tempo. L’autore vuole infatti trovare un compromesso tra la testimonianza e la letteratura per raccontare la storia del trafugamento della salma di Evita attraverso la denuncia. L’opera teatrale Eva Perón di Copi del 1970 mette in scena degli ultimi momenti di vita di Eva, che attende la sua morte trionfalmente. L’attore che la interpreta in scena è un travestito, perché questa figura descrive in maniera fedele e dettagliata il personaggio di Eva, caratterizzato dal tema della moltiplicazione e della finzione. Ho dedicato la seconda parte del lavoro al contesto storico del romanzo di Martínez e al personaggio di Evita. La sua immagine può infatti essere letta come metafora dell’Argentina. Il popolo si identifica totalmente con lei perché si schiera al finaco dei poveri, lottando per gli emarginati. Eva è una di loro e ha il compito di realizzare i desideri e le speranze della gente comune.
|
Abstract
The purpose of this thesis is to analyze the main elements of the postmodern novel Santa Evita, written in 1995 by the argentine author Tomás Eloy Martínez (San Miguel de Tucumán 1934 – Buenos Aires, 2010).
I developed the thesis thanks to the direct reading of works and critique essays.
In the first part of the thesis, I particularly investigate three fundamental characteristics of Postmodernism that are present in the novel: the hybridity of the genre, the limits between history and fiction and the intertextuality.
Then, focusing on the intertextuality, I examined the works of four argentine writers who are mentioned in Santa Evita. I considered the story Casa tomada (1946) by Julio Cortázar, El simulacro (1960) by Jorge Luis Borges, Esa mujer (1966) by Rodolfo Walsh and the play Eva Perón (1970) by Copi. These authors tried to understand the life of Eva Perón and the process of Peronism in Argentina and they decided to write their personal version of the story of Evita.
In the second part of the thesis, I analyzed the context of the novel, the character of Eva Perón and her main features.
First of all, she can be seen as the metaphor of Argentina because her emarginated citizens identify themselves in her image.
Secondly, her embalmed corpse starts a process of mythification and sanctification that destroys the limits between what is history and what is fiction.
Finally, the myth around her character paves the way to the multiplicity. She was able to generate multiple of versions of her story, multiple version of herself.
|