Riassunto analitico
Il cammino delle riforme che hanno interessato negli ultimi decenni le Amministrazioni Pubbliche italiane e dell' Unione Europea stanno conducendo ad un graduale abbandono del modello burocratico improntato a rigidità organizzativa, funzionale a soddisfare adempimenti semplicemente formali; si sperimenta invece una nuova visione sistemica che anima una logica gestionale ed una flessibilità organizzativa indirizzata ad obiettivi. Lo stile manageriale del New Public Management ha di fatto aperto la strada in questa direzione introducendo processi di modernizzazione e aziendalizzazione che erano sempre state prerogative tipiche del settore privato, introducendo gradualmente logiche di Performance Management e Performance Measurement. Dalla fine degli anni ’90 due nuovi approcci alla tematica della aziendalizzazione della PA hanno integrato il paradigma del New Public Management basato su criteri di efficacia, efficienza ed economicità: la Public Governance, che cerca di far corrispondere le esigenze della collettività con le azioni della Pubblica Amministrazione, e il Network Management, volto a superare la distinzione pubblico-privato. Da questo quadro di riferimento l'elaborato si muove comparando ordinamenti ed amministrazioni europee per individuare la direzione delle dinamiche evolutive predette in base al differente imprinting storico-culturale dei modelli giuridici di riferimento. Il processo di managerialismo e aziendalizzazione è infatti meno agevole nei Paesi in cui l’assetto verticistico e burocratico delle Amministrazioni Pubbliche stenta ad essere inciso in modo stabile e determinante. Si intende evidenziare dunque che i processi di cambiamento delle amministrazioni e aziende pubbliche sono fortemente correlate alle peculiarità del contesto (socio-politco e giuridico-normativo) o alla particolarità dei comparti, come nel caso del sistema giudiziario italiano. Si illustrano pertanto le potenzialità dell’ e-governement come leva per l’innovazione nella Pubblica mministrazione, da non intendersi come mera informatizzazione bensì come modo di riorganizzare i processi di erogazione dei servizi finalizzata ad orientarli, più che verso l’adempimento di procedure burocratiche, rispondenti a logiche interne, all’interesse dell’utente e alla riduzione dei costi e dei tempi. Un’ analisi comparativa tra realtà geopolitiche diverse cerca poi di mettere a fuoco quali siano i fattori che influenzano nella pratica la diffusione dell’e-goverment. E' esaminata la tipicità organizzativa del sistema giustizia le cui criticità in Italia hanno reso più complesso il processo di modernizzazione rispetto ad altre realtà del settore pubblico. Successivamente il tema delle Tecnologie della Informazione e Comunicazione nella Pubblica Amministrazione viene correlato ai cambiamenti organizzativi dell’ Amministrazione giudiziaria (e-Justice) ponendo a confronto il funzionamento e la struttura degli uffici giudiziari negli Usa e in Italia e il modo in cui le nuove tecnologie, nei due contesti, si creano, si usano e si scambiano. Si illustra dunque come ciò determini la qualità e l’efficacia di nuovi apprendimenti da parte degli addetti agli uffici giudiziari che in Italia, nonostante i massici investimenti in piattaforme e dotazioni informatiche, mantengono ancora caratteristiche talvolta ibride, con un’ anomala coesistenza di procedure pre-tecnologiche e slanci verso la digitalizzazione. Il Processo Telematico costituisce l’oggetto di un ulteriore approfondimento: se ne illustra la rilevanza come asse portante della politica di e-government della Giustizia italiana per quanto riguarda la riduzione dei tempi dei procedimenti, l’impiego delle risorse umane, la diminuzione dei costi, l’accessibilità da parte dei cittadini. Il tutto viene calato nella realtà delle Commissioni Tributarie divenute terreno di scontro tra impostazione manageriale e legale-burocratica.
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