Riassunto analitico
Contesto: I microrganismi sono in grado di indovarsi in aree difficilmente raggiungibili mediante detersione chemo-meccanica, come i tubuli dentinali, in cui possono raggiungere fino i 1000μm di profondità. La maggior penetrazione riportata per NaOCl è 300μm (soluzione al 6% per 20min e a 45°C ex vivo). L’attivazione di NaOCl rappresenta un possibile modo per incrementarne l’attività battericida, con creazione di una dinamica del fluido che ne migliora la disinfezione delle irregolarità canalari. Scopo: L’obiettivo di questo studio è valutare ex vivo la profondità di penetrazione dell'ipoclorito di sodio nella dentina umana, con attivazione manuale e ultrasonica, utilizzando una tecnica di colorazione istochimica sottovuoto e la capacità sbiancante di NaOCl. Materiali e metodi: Si è utilizzata una soluzione al 8% di solfato di rame e ammonio idrossido al 5% seguita da una soluzione alcolica di acido rubeanico sottovuoto per colorare i tubuli dentinali di 36 elementi monocanalari precedentemente sagomati. I campioni sono stati irrigati per 1min con 5mL di ipoclorito di sodio al 5.25%, a cui è seguita l’attivazione dell’irrigante per 1min mediante tecnica di agitazione manuale con K-file (Kerr, Italia) o attivazione ultrasonica passiva con inserto Irrisafe (Satelec Acteon group, Merignac, France), in base al gruppo di trattamento corrispondente. Si è ottenuta una sezione trasversa nella porzione centrale di ogni terzo radicolare. Mediante microscopia ottica è stata valutata la penetrazione di NaOCl misurando i parametri: circonferenza sbiancata del canale radicolare rispetto alla circonferenza colorata, superfici sbiancate e profondità di penetrazione media e massima. Per l’analisi statistica sono stati utilizzati i test Pearson’s chi-quadro e ANOVA a una via. Risultati: Solo il 58% delle sezioni apicali ha mostrato segni di colorazione, per cui sono state escluse da ulteriori confronti. Nei terzi medi e coronali, la circonferenza canalare media sbiancata è il 98-100% di quella colorata e l’area di sbiancamento è 125490-298290μm², rispettivamente. I valori di circonferenza colorata e sbiancata, rapportati e non al canale radicolare, e delle aree di sbiancamento del terzo coronale risultano significativamente maggiori rispetto a quelli rilevati nel terzo medio all’interno di ogni gruppo. La profondità di penetrazione media varia da 63 a 69μm e quella massima da 96 a 106μm, senza differenze inter e intra gruppo (P=1). Discussioni: Il terzo coronale risulta il più permeabile alla colorazione con rubeanato di rame, seguito dal terzo medio ed, infine, da quello apicale. Questo è dovuto al fatto che il numero di tubuli dentinali per unità di superficie è maggiore a livello coronale e minore a livello apicale. Inoltre il diametro dei tubuli nella regione coronale è maggiore del diametro dei tubuli presenti apicalmente, per l’aumento di dentina peritubulare. La maggior superficie sbiancata a livello coronale è ascrivibile sia alla più ampia circonferenza canalare di tale regione (per motivi anatomici e legati alla conicità degli strumenti utilizzati per la sagomatura), sia alla colorazione significativamente maggiore della circonferenza rispetto al terzo medio. Infatti, dividendo l’area per la circonferenza di sbiancamento corrispondente si ottiene la profondità media di penetrazione di NaOCl, che non ha mostrato differenze significative. È importante, inoltre, considerare che NaOCl potrebbe non penetrare in ogni tubulo dentinale pervio, come emerso dai risultati relativi alla circonferenza sbiancata rispetto a quella colorata. Conclusioni: Non si sono osservate differenze nella penetrazione di NaOCl nei tubuli dentinali con attivazione manuale o ultrasonica nei terzi medi e coronali di elementi monocanalari.
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