• bond-strength
• perni
• post
• push-out
• SEM

Scopo: lo scopo della tesi è di valutare la forza di push out di perni in fibra tradizionali e perni cavi impiegati con un cemento auto-adesivo.
Materiali e metodi: sono stati selezionati 7 premolari monoradicolati. I campioni sono stati decoronati e i canali radicolari sono stati sagomati meccanicamente con ProTaper Universal fino allo strumento #F4 e otturati mediante Thermafil Obturators #F4. Successivamente si è proceduto con la preparazione dello spazio per l’alloggiamento del perno (post-space). Sono stati rimossi 7 mm di Thermafil Obturator e il post space è stato preparato con una fresa calibrata di 1,2 mm di diametro. I campioni così preparati sono stati suddivisi casualmente in due gruppi: nel gruppo 1 è stato cementato un perno pieno; nel gruppo 2 è stato cementato un perno cavo. Per entrambi i gruppi è stato utilizzato un cemento auto-adesivo duale per le procedure di cementazione. I campioni di entrambi i gruppi sono stati inglobati in resina e sezionati perpendicolarmente all’asse lungo della radice. Sono state ottenute 6 sezioni seriali di 500 µm ciascuna per ogni campione. Le sezioni sono state sottoposte al test di push-out. Per il confronto dei valori di push out bond strenght tra i due gruppi è stato utilizzato il test t di Student e il test ANOVA ad una via per confrontare i valori di push out all’interno di ciascun gruppo tra i livelli coronale, medio e apicale. Al termine del push out test tutte le sezioni sono state osservate al microscopio elettronico a scansione (SEM) per determinarne la tipologia di frattura. Un perno pieno ed un perno cavo nuovi, estratti dalla confezione, sono stati inglobati in resina epossidica e successivamente lappati in sezione trasversale per poi essere osservati al SEM per valutare la disposizione e la numerosità delle fibre. Inoltre è stata eseguita analisi EDX per determinare la composizione chimica delle fibre e della matrice dei perni.
Risultati: la forza di push-out del gruppo 2 è stata significativamente superiore a quella del gruppo 1. Rispettivamente di 6.38 ± 1.59 MPa e 3.64 ± 2.23 MPa. Tra i tre livelli (coronale, medio e apicale) dello stesso gruppo non vi sono differenze nella forza di push out. In entrambi i gruppi la tipologia di frattura più frequente è risultata essere una frattura mista con il cemento che ricopre dallo 0 al 50% il diametro del perno. Questa tipologia di frattura è stata riscontrata nel 50% dei campioni del gruppo dei perni pieni, e nel 44,4% nel gruppo dei perni pieni.
Nei perni cavi le fibre appaiono di dimensioni simili tra loro e con una disposizione omogenea all’interno della matrice, al contrario nei perni pieni le fibre appaiono di dimensioni diverse tra loro e mostrano una disposizione meno omogenea. Le due tipologie di perno presentano anche una composizione chimica diverse. I perni pieni contengono principalmente SiO2,, Al2O3 e CaO, mentre i perni pieni risultano essere costituiti prevalentemente da silice.
Conclusioni: i perni cavi mostrano avere un valore di forza di legame significativamente maggiore rispetto ai perni pieni quando cementati con un cemento auto-adesivo.