Riassunto analitico
Contesto: I pazienti candidati a trapianto di fegato devono essere sottoposti a numerosi esami clinici, strumentali e bioumorali prima dell’inserimento in lista di attesa. Tra i diversi accertamenti, è compresa anche una valutazione psichiatrica, ed è in genere sufficiente una prima ed unica visita per convalidare l’idoneità al trattamento chirurgico. In casi più rari, emergono elementi psicopatologici o prima dell’inserimento in lista o durante l’iter o dopo l’intervento, che rendono necessari successivi incontri con i professionisti della salute mentale. Scopo del lavoro: Indagare l’esistenza di caratteristiche biopsicosociali che possano predire la necessità di una o più rivalutazioni psichiatriche, successive alla prima, prevista dall’iter del trapianto, nei pazienti con insufficienza epatica. Materiali e Metodi: Studio caso-controllo. Dalla banca dati del Servizio di Consultazione Psichiatrica e Psicosomatica di Modena (SCPP), sono stati estratti i dati relativi a tutte le consulenze psichiatriche effettuate prima del trapianto epatico (pre-OLT) o durante l’iter, nel periodo dal 01/01/2008 al 31/12/2013. Sono stati considerati “controlli” i pazienti sottoposti alla sola prima visita e “casi” i pazienti in cui siano stati necessari uno o più incontri supplementari. Sui dati così ottenuti sono state eseguite la regressione logistica univariata e multivariata. Risultati: Nel periodo indicato, sono state effettuate 515 consulenze pre-OLT rivolte a 309 pazienti, 209 (67.64%) controlli, e 100 (32.36%) casi. Delle quindici variabili biopsicosociali analizzate, solo quattro si associano in maniera statisticamente significativa ad un aumentato rischio di rivalutazione psichiatrica dopo il primo incontro: anamnesi psichiatrica positiva (OR = 2.44; p-value = 0.00; 95% CI = 1.43-4.16), epatopatia infettiva e/o esotossica (p-value = 0.02; 95% CI = 1.09-3.42), psicofarmacoterapia assunta alla valutazione (OR = 2.15; p-value = 0.02; 95% CI = 1.14-4.07) e sesso femminile (OR = 1.77; p-value = 0.05; 95% CI = 1.01-3.11). Conclusioni: Anamnesi psichiatrica positiva, epatopatia infettiva e/o esotossica, psicofarmacoterapia assunta alla valutazione e, seppur con meno forza statistica, sesso femminile sono indicatori significativi della necessità di ulteriore rivalutazione psichiatrica nei pazienti in studio per trapianto epatico. Una maggiore attenzione per questi malati alla prima visita potrebbe ridurre l’esigenza di successivi incontri, nell’ottica di una ottimale gestione e organizzazione dei servizi sanitari e contemporaneamente di un miglioramento della qualità dell’assistenza e delle cure erogate. Ulteriori ricerche potrebbero confermare la condivisione degli stessi fattori critici anche per gli altri ambiti (internistici e chirurgici) che si occupano dei pazienti con insufficienza epatica.
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Abstract
Background: Patients eligible for liver transplantation must undergo several assessments, including a psychiatric interview, before entering the waiting list. Generally, patients are assessed by a Consultant psychiatrist just once. Sometimes, patients are referred to the psychiatrist twice or more, when mental health problems are relevant, before or after transplantation.
Objectives: To identify possible biopsychosocial predictors of complexity in the Consultation-Liaison care of patients referred for assessment for liver transplantation.
Methods: Case-control study. Data were extracted from the database of the Consultation-Liaison Psychiatry Service (CLPS) of the Policlinico Hospital, Modena, Northern Italy. All psychiatric consultations performed before and after liver transplantation from 01/01/2008 to 31/12/2013 were included. Controls were defined as patients who underwent only the first consultation, while cases were represented by patients who underwent twice or more referrals. Simple and multiple logistic regressions were performed with STATA 13.0.
Results: During the period considered, 515 consultations were requested for 319 patients waiting for liver transplantation. Controls were 209 (67.64%), cases were 100 (32.36%).
Only four out of fifteen variables were significantly associated with an increased risk of being cases: positive psychiatric history (OR = 2.44; p-value = 0.00; 95% CI = 1.43-4.16), viral or toxic (alcohol, drug related) liver disease (OR = 1.93; p-value = 0.02; 95% CI = 1.09-3.42), use of psychotropic medications at the baseline (OR = 2.15; p-value = 0.02; 95% CI = 1.14-4.07) and female sex (OR = 1.77; p-value = 0.05; 95% CI = 1.01-3.11).
Conclusions: Positive psychiatric history, viral or toxic (alcohol, drug related) liver disease, use of psychotropic medications at the baseline and female sex were all possible biopsychosocial predictors of complexity in patients eligible for liver transplantation. Further longitudinal research may investigate the validity of these indicators.
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