Riassunto analitico
Ai giorni nostri la chirurgia oftalmologica, in particolare quella della cataratta, è diventata sicura e sempre più efficace con degli ottimi obiettivi visivi per i pazienti. Dall’altro lato, nonostante l’enorme ammontare di innovazioni tecnologiche che rendono la chirurgia oculare più semplice rispetto al passato, è cruciale la pratica su simulatori prima di passare a operare su pazienti. Ci sono obiettivi particolarmente rilevanti che interessano la chirurgia della cataratta, primo tra tutti creare il minor trauma possibile agli occhi; per questa ragione uno degli obiettivi della ricerca è la riduzione delle dimensioni delle incisioni corneali. B-MICS(bimanual Micro Incision Cataract Surgery) rappresenta al momento la tecnica con le incisioni più piccole. Vengono creati 2 incisioni di 1.4mm, 1 temporale (principale) e 1 nasale (secondaria) a 100-120 gradi una dall’altra. Questa tecnica presenta la minor infiammazione postoperatoria possibile, il più basso rischio di infezioni e il ritorno più rapido alla vita sociale; riduce inoltre gli astigmatismi chirurgici e le aberrazioni. Il simulatore chirurgico è uno step fondamentale prima di passare alla chirurgia sul paziente. In letteratura c’è una gran quantità di studi che documentano l’efficacia dei programmi di training nella chirurgia generale, sia virtuali che wet-lab, per migliorare le abilità chirurgiche. Per quanto riguarda la chirurgia oftalmologic, ci sono diversi studi sulla simulazione chirurgica, in particolare sul simulatore EyeSi (VRmagicHolding AG). Questi studi dimostrano che la pratica al simulatore virtuale migliorano le abilità anche al wet-lab dei chirurghi in formazione. “kitaro” dry-lab è un innovativo e nuovo sistema di training che è stato sviluppato con molte tecnologie innovative per insegnare e fare pratica con la FACO e altre chirurgie oculari, specialmente del segmento anteriore. La chirurgia FACO include una manipolazione di strumenti con mani e piedi contemporaneamente. Per un chirurgo in formazione è diffcile svolgere entrambe le operazioni allo stesso tempo sull’occhio del paziente. Kitaro dry-lab permette ai principianti l’opportunità di imparare a manipolare gli strumenti prima di passare al wet-lab e successivamente all’occhio umano. Questo studio è focalizzato sull’obiettivo principale della creazione di una CCC (capsuloressi continua curvilinea) perché uno dei procedimenti più complessi sia per i trainer che per i chirurghi esperti. Tutti gli specializzandi della struttura complessa di Oftalmologia dell’università di Modena e Reggio Emilia sono stati arruolati nello studio. Sono stati sottoposti precedentemente alla pratica a un questionario demografico per carpire informazioni sulle abitudini di vita. Successivamente ogni chirurgo è stato valutato sull’esecuzione di 30 capsuloressi sotto la supervisione di un chirurgo esperto. Sono stati valutati i seguenti parametri: tempo, necessità di aiuto, economia del movimento, confidenza del movimento, numero di entrate nella camera, dimensione della CCC, continuità della CCC, forma della CCC, centratura della CCC.
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