Riassunto analitico
Abstract
Introduzione Nei pazienti con fibrosi polmonare idiopatica (IPF), i polmoni sono più vulnerabili ai danni causati dallo stress meccanico, specialmente in presenza di uno schema di polmonite interstiziale tipica (UIP). L'intensità dello sforzo respiratorio nei pazienti con IPF può raggiungere livelli tali da danneggiare questi polmoni. Poiché l'oscillazione della pressione nasale (Pnose) si è dimostrata un metodo non invasivo affidabile e accurato per stimare lo sforzo respiratorio, questo studio mira a quantificare lo sforzo respiratorio a riposo e durante l'esercizio sottomassimale nei pazienti con IPF e a correlare i risultati con gli esiti clinico-funzionali.
Metodi I pazienti con diagnosi di IPF, ammessi consecutivamente al Centro per le Malattie Rare del Polmone dal 1 giugno 2023 al 31 maggio 2024, sono stati considerati eleggibili per l'arruolamento. La Pnose è stata valutata a riposo (Pnose_rest), al termine del test del cammino di 6 minuti (6MWDT) (Pnose_effort) e dopo 2 minuti di recupero (Pnose_recovery). Sono state raccolte variabili demografiche, cliniche e funzionali, tra cui test di funzionalità polmonare e 6MWDT, e analizzata la correlazione con la Pnose in diversi momenti. Inoltre, è stata condotta un'analisi esplorativa per valutare la correlazione tra Pnose e variazioni della capacità vitale forzata (FVC) a 6 mesi.
Risultati Sono stati arruolati 38 pazienti con IPF da lieve a moderata. La mediana della Pnose_rest era di 1.9 (1.1–2.3) cmH2O, che è aumentata a 5.5 (4.3–7.4) cmH2O, p<0.0001 durante lo sforzo sottomassimale, e si è parzialmente ridotta a 3.5 (2.7–4.6) cmH2O, p<0.0001 durante il recupero. Sia Pnose_rest che Pnose_effort hanno mostrato una correlazione significativa con la distanza percorsa nel 6MWDT (r=-0.32, p=0.04 e r=-0.37, p=0.02, rispettivamente). Solo Pnose_effort ha mostrato una correlazione con il nadir della saturazione di ossigeno nel sangue periferico durante il 6MWDT (r=-0.37, p=0.03). Lo sforzo respiratorio non ha mostrato correlazione con la capacità vitale forzata (FVC) di base, il test di diffusione polmonare per il monossido di carbonio (DLCO) o la dispnea percepita (scala BORG). Un maggiore sforzo respiratorio durante il 6MWDT ha mostrato una correlazione significativa con il calo della FVC al primo follow-up (r=-0.48, p=0.03).
Conclusioni L'intensità dello sforzo respiratorio non si riduce completamente dopo l'esercizio sottomassimale e correla con la performance fisica e la desaturazione di ossigeno. Un maggiore sforzo durante l'esercizio sottomassimale è probabilmente associato a un declino accelerato dei volumi polmonari.
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Abstract
Abstract
Background
In patients with idiopathic pulmonary fibrosis (IPF) lungs are more vulnerable to damage
from mechanical stress, especially those with usual interstitial pneumonia (UIP) pattern. The
intensity of respiratory effort in IPF patients can reach levels that may damage these lungs.
Since nasal pressure swing (Pnose) has proven to be a reliable and accurate non-invasive
method for estimating breathing effort, this study aims at quantifying respiratory effort at rest
and during submaximal exertion in IPF patients and correlate it with clinical-functional outcomes.
Methods
Patients diagnosed IPF who were consecutively admitted to the Center for Rare Lung
Disease from June 1st, 2023 to May 31st, 2024 were considered eligible for enrollment. Pnose was assessed at rest (Pnose_rest), at the end of a 6-minute walk distance test (6MWDT)
(Pnose_effort), and after 2-min recovery (Pnose_recovery). Demographic, clinical, and
functional variables, including pulmonary function tests and 6MWDT, were collected, and
the correlation with Pnose at different time-point was analyzed. Additionally, an exploratory
analysis was sought to assess the correlation between Pnose and changes in forced vital
capacity (FVC) at 6 months.
Results
Thirty-eight patients with mild to moderate IPF were enrolled. The median Pnose_rest was
1.9 (1.1–2.3) cmH2O, then increased to 5.5 [4.3–7.4] cmH2O, p<0.0001 (Pnose_effort), and
partially recovered to 3.5 [2.7–4.6] cmH2O, p<0.0001 (Pnose_recovery). Both Pnose_rest and
Pnose_effort correlated significantly with the distance covered at 6MWDT (r=-0.32, p=0.04
and r=-0.37, p=0.02, respectively). Pnose_effort only correlated with the nadir of peripheral
blood oxygen saturation during 6MWDT (r=-0.37, p=0.03). Respiratory effort did not
correlate with baseline forced vital capacity (FVC), lung diffusion test for carbon dioxide
(DLCO), or perceived dyspnea (BORG scale). Higher respiratory effort at 6MWDT
significantly correlated with FVC decline at the earlier follow-up (r=-0.48, p=0.03).
Conclusions
Respiratory effort intensity does not completely recover following submaximal functional exercise, and it
correlates with physical performance and oxygen desaturation. Higher effort on submaximal exercise is
likely to promote an accelerated decline in lung volumes.
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