Riassunto analitico
ABSTRACT: La Nutrizione Artificiale rappresenta, al giorno d’oggi, una tecnica di enorme utilità per pazienti affetti da gravi e polimorfe patologie. Permette di soddisfare integralmente i fabbisogni nutrizionali di persone impossibilitate ad alimentarsi sufficientemente per via naturale e di poter sopperire a deficit nutritivi indotti da specifiche malattie. Si tratta, perciò, di una vera e propria terapia salvavita da somministrare ad adulti e bambini, che può essere allestita in Farmacia Ospedaliera e dispensata direttamente in reparto o al domicilio del paziente. La Farmacia dell’Ospedale presenta, infatti, tutti i requisiti per la gestione delle miscele da infondere per via parenterale qualora non fossero adeguate quelle reperibili già in commercio. E’ fornita di personale competente ed esperto, principalmente il Farmacista ospedaliero, a cui è riservato il compito di seguire le prescrizioni e le fasi precedenti e durante la preparazione e di locali opportunamente attrezzati e strutturati ovvero zone di lavoro di classe A, chiamate camere bianche, in cui è garantita la sterilità e apirogenicità, due peculiarità fondamentali delle miscele endovenose. Di estrema importanza risulta essere la figura del farmacista ospedaliero, un punto di riferimento per tutti i clinici prescrittori, capace di fornire consulenza e supporto per aspetti di stabilità e compatibilità della miscela nutrizionale. In più, grazie all’ausilio di strumenti tecnologici avanzati, un sistema automatizzato di compounding e computerizzato nella gestione del processo, è possibile ottenere risultati di altissimo livello in termini di qualità e sicurezza del prodotto finito. In questo lavoro di tesi sono state riportati e descritti gli aspetti relativi alla Nutrizione Artificiale, illustrando inizialmente le indicazioni che inducono a richiedere questo supporto nutrizionale, le tipologie e le vie di somministrazione, le ipotetiche complicanze che ne scaturiscono e quali sono le possibilità per approvvigionarsi delle sacche di nutrizione. In particolare si è posta l’attenzione sulla Nutrizione Parenterale in epoca neonatale, andando a delineare le raccomandazioni pratiche e i fabbisogni di macro e microelementi nei neonati a termine, pretermine e a basso peso alla nascita. E’ stata spiegata la differenza tra soluzione standard e personalizzata, concetto ripreso nella parte finale dell’elaborato in cui è stato analizzato l’andamento della produzione di sacche parenterali nell’anno 2023 al Policlinico di Modena. Si è visto come nella realtà di questa città, soprattutto in neonati sottopeso, sia preferibile optare per una preparazione ad hoc per il paziente, che miri ad appagare le sue esigenze specifiche piuttosto che dispensare miscele con una formulazione quali e quantitativa standardizzata. E’ stato ed è tuttora possibile garantire l’opportunità di prescrivere diete sicure e totalmente personalizzabili così come quelle standard che rappresentano un’importante scorta emergenziale per tutti i pazienti che ne necessitano. Inoltre, sono stati esplicitati i vari passaggi ed obblighi che accompagnano l’iter della preparazione. Per il futuro l’obiettivo per il Policlinico di Modena è quello di riuscire ad ampliare l’attività di produzione di nutrizione parenterale fino a 5 giorni alla settimana per aumentare la possibilità di prescrizione di diete personalizzate e ci si aspetta che sempre più farmacie ospedaliere del territorio italiano riescano a centralizzare l’allestimento nel loro laboratorio galenico, servendosi dei software opportuni e di sistemi evoluti per la preparazione.
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