Riassunto analitico
Paolo Ruffini (1765-1822) è stato uno degli scienziati italiani più eminenti tra i secoli XVIII e XIX. Universalmente noto per i suoi risultati nel campo delle equazioni algebriche, la sua ricerca scientifica, in realtà, spazia tra la matematica, la medicina e l’epistemologia. La sua attività comprende i lunghi anni di carriera accademica all’Università e alla Scuola Militare di Modena (dal 1787, quando fu chiamato a sostituire Paolo Cassiani nell’insegnamento delle Istituzioni Analitiche, incarico ufficializzato nel 1788 con la nomina a professore di Istituzioni Analitiche, al 1822, anno della sua morte, con la sola interruzione degli anni 1798-1799, con la sospensione per aver rifiutato di giurare fedeltà alla Repubblica Cisalpina), ma anche il rettorato dell’Ateneo modenese (dal 1814 al 1822) e la presidenza della Società Italiana delle Scienze (dal 1816 al 1822). Nel corso della sua carriera accademica, Paolo Ruffini ricoprì tutte le discipline matematiche che all’epoca comparivano nei programmi universitari. Il corso di Elementi di Matematica si divideva in due parti che comprendevano l’uno la Geometria piana e solida e l’altra l’Aritmetica e l’Algebra. Agli Elementi di Matematica facevano seguito le Istituzioni Analitiche, che si dividevano in due parti, la prima propedeutica alla seconda che costituiva il Calcolo Sublime. Nella seconda parte dei loro studi gli allievi affrontavano le matematiche applicate, ossia la Meccanica e l’Idrostatica. Di tutti questi insegnamenti impartiti da Paolo Ruffini, si hanno ampie tracce nel suo Archivio. [Barbieri-Fiori “Le lezioni inedite di Paolo Ruffini”]. L’Archivio di Paolo Ruffini fu depositato agli inizi del secolo presso l’Accademia di Scienze, Lettere e Arti di Modena, riordinato e ampiamente esaminato prima da Ettore Bortolotti, poi, negli anni ’50, da Gustavo Barbensi, che ci ha lasciato la più esaustiva biografia dello scienziato modenese, e poi riorganizzato dagli autori che si sono interessati a lui in maniera più ampia e sistematica, i professori Francesco Barbieri e Franca Cattelani Degani. Attualmente l’Archivio Ruffini si presenta articolato il 26 filze, in cui la sola parte dei carteggi comprende 367 fascicoli ordinati, in ordine alfabetico per corrispondente. Tra i documenti inediti presenti nell’archivio ci sono le lezioni di Istituzioni Analitiche, o meglio note come Lezioni di Calcolo Sublime. Queste lezioni, come le altre di Ruffini, sono giunte fino a noi in varie stesure, nessuna delle quali completa. Le lezioni del corso di Calcolo sublime, che si trovano all’interno dell’archivio Ruffini, si interrompono al 5° capitolo della 4° sezione. La parte presente tratta un corso molto ampio e ricco di contenuti con esempi e applicazioni geometriche. Continui sono i riferimenti alla parte propedeutica del corso, in cui sono stati trattati i logaritmi, le sezioni coniche, la trigonometria, la teoria delle curve, le equazioni algebriche e le serie. [Barbieri- Fiori “Le lezioni inedite di Paolo Ruffini”]. Questa tesi si concentra sulla trascrizione e sul commento dei primi dodici capi della sezione prima: Delle funzioni differenziali ed Integrali di primo grado. La trascrizione dai manoscritti originali è stata portata avanti dal Prof. Barbieri e dalla Prof.ssa Cattelani Degani. Noi ci siamo limitati a rivedere i loro appunti, corredando ogni capitolo da una breve prefazione che racconta ciò che si potrà leggere in maniera integrale nella trascrizione diretta delle lezioni, riportando poi la trascrizione vera e propria ed infine cercando di elaborare un commento dettagliato con relativo confronto con i modi di insegnamento in uso ai nostri giorni.
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