Riassunto analitico
Introduzione Gli approcci endoscopici sono diventati tecniche comuni per il trattamento delle neoplasie sinonasali con estensione minima alla base cranica anteriore. La craniectomia endoscopica transcribriforme è una di queste tecniche e le sue indicazioni sono sempre più frequenti, con risultati oncologici paragonabili a quelli delle resezioni cranio-facciali tradizionali. Questo ha portato allo sviluppo di opzioni di ricostruzione con tassi di complicanze bassi e facili da eseguire. Oltre al lembo nasosettale peduncolato, i lembi extra nasali peduncolati sono entrati nella pratica clinica. Il lembo pericranico, come parte di una ricostruzione multistrato, è una di queste opzioni e sembra essere una buona scelta per i grandi difetti della base cranica anteriore. Lo scopo del presente studio è valutare la morbilità e la sicurezza del lembo pericranico per la ricostruzione nell'approccio endoscopico transcribriforme.
Metodi Abbiamo selezionato retrospettivamente i pazienti che hanno subito resezione endoscopica transcribriforme e successiva ricostruzione multistrato basata sul lembo pericranico per malignità del tetto etmoidale da gennaio 2016 a febbraio 2023 presso i Dipartimenti di Otorinolaringoiatria-Chirurgia della Testa e del Collo degli Ospedali Universitari di Modena e Verona. Abbiamo valutato i risultati relativi alla preparazione del lembo e alle sue complicanze.
Risultati Nello studio sono stati inclusi 19 pazienti. Solo un paziente (5,2%) ha avuto un'infezione della ferita bicoronale, mentre quattro pazienti (21,1%) hanno avuto una perdita di liquido cerebrospinale post-operatoria. Il tempo medio per preparare il lembo pericranico è stato di 26,9 minuti. Le immagini post-operatorie a un mese hanno mostrato una disventilazione parziale del seno frontale in sette pazienti (36,8%) e una completa in un singolo caso (5,2%).
Conclusione Secondo i risultati preliminari del nostro studio, il lembo pericranico, come parte di una ricostruzione multistrato dei difetti della base cranica anteriore, sembra essere un'opzione sicura e conveniente, facile da eseguire e associata a una bassa morbilità.
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Abstract
Introduction. Endoscopic approaches have become common techniques for the treatment of sinonasal neoplasms with minimal anterior skull base extension. Endoscopic transcribriform craniectomy is one of these techniques and its indications are increasingly more frequent with oncological outcomes comparable with those of traditional craniofacial resections. This had lead the development of reconstruction options with low complication rates and easy to perform. Besides the pedicled nasoseptal flap, the extra nasal pedicled flaps have entered clinical practice. The pericranial flap as part of a multilayered reconstruction is one such options and appears to be a good choice in large anterior skull base defects. The aim of the present study is to evaluate the morbidity and safety of the pericranial flap for reconstruction in the endoscopic transcribriform approach.
Methods. We retrospectively selected patients who underwent endoscopic transcribriform resection and subsequent pericranial flap-based multilayer reconstruction for ethmoid roof malignancies from January 2016 to February 2023 at the Departments of Otolaryngology-Head and Neck Surgery of Modena and Verona University Hospital. We evaluated the results related to flap preparation and its complications.
Results. 19 patients were included in the study. Only one patient (5.2%) experienced bicoronal wound infection, while four patients (21.1%) had post-operative CSF leak. The mean time to set up the pericranial flap was 26.9 minutes. One-month post-operative imaging showed a partial frontal sinus dysventilation in seven patients (36.8%) and a complete one in a single case (5.2%).
Conclusion. According to the preliminary results of our study, the pericranial flap, as a part of a multilayered reconstruction of anterior skull base defects, appears to be a safe and cost-effective option, easy to perform, and associated with low morbidity.
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