Riassunto analitico
L’obiettivo di questo studio è di valutare se i pazienti con polmonite da SARS-CoV-2 e meccanicamente ventilati, nella nostra terapia intensiva dell’Ospedale Policlinico di Modena, abbiano ricevuto quantità eccessive di O2 e siano stati esposti all’iperossia. Si intende inoltre analizzare il rapporto tra i livelli di PaO2 mediani dei pazienti e la loro mortalità, sia in generale che nella sottopopolazione dei pazienti che hanno necessitato di ventilazione invasiva. Si tratta di uno studio di coorte osservazionale retrospettivo condotto su pazienti ospedalizzati nella terapia intensiva COVID-19 dell’ospedale Policlinico di Modena. I pazienti inclusi sono adulti con polmonite secondaria a SARS-CoV-2, sintomi di distress respiratorio e necessità di ventilazione meccanica invasiva o non invasiva che abbiano avuto una permanenza in terapia intensiva per un tempo non inferiore ai 3 giorni. Abbiamo analizzato 421 pazienti, stratificati in quartili sulla base della PaO2 mediana rilevata dalle emogasanalisi eseguite quotidianamente durante i giorni di permanenza in ICU per un massimo di 28 giorni. I dati mostrano come la terapia intensiva del Policlinico di Modena adotti tendenzialmente una strategia di ventilazione protettiva, con pochi pazienti che presentano valori di PaO2 superiori ai 100 mmHg alle emogasanalisi e mai per più giorni consecutivi. I pazienti analizzati sono poi stati ulteriore suddivisione tra chi ha ricevuto una ventilazione meccanica invasiva e chi no. Il disegno dello studio non permette di stabilire una relazione causa-effetto tra l’outcome primario (mortalità a 30 giorni dall’ingresso in TI) e i livelli di PaO2 mediani rilevati. È stata osservata un’associazione tra PaO2 più basse e mortalità, che però non sussiste più se si vanno a considerare i possibili fattori confondenti.
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