Riassunto analitico
Obiettivo: Lo scopo del nostro studio retrospettivo è stato quello di valutare se la misurazione della PCT in un protocollo strutturato fosse efficace nel prevedere l'insorgenza di infezioni secondarie nei pazienti COVID-19 e anticipare il trattamento antibiotico rispetto a una terapia stabilita dopo la positività delle colture respiratorie ed ematiche. Disegno: Questo studio retrospettivo ha incluso pazienti adulti ricoverati in tre unità di terapia intensiva COVID-19 del policlinico di Modena dal 22 febbraio 2020 all'8 maggio 2022 con ARDS da moderata a grave definita secondo i criteri di Berlino con una ICU-LOS 11 giorni. La PCT è stata testata quotidianamente, mentre le colture respiratorie ed ematiche sono state eseguite secondo un protocollo interno del reparto. Risultati: Duecentosettantanove pazienti sono stati inclusi nello studio. Nei 169 pazienti (60,6%) che hanno sviluppato infezioni secondarie, la mediana della PCT era di 0,3 ng/ml (IQR 0,12 - 1) rispetto ai pazienti che non le hanno sviluppate, che avevano una mediana di 0,1 ng/ml (IQR 0,1 - 0,12) (p < 0,001). La Probabilità di sviluppare un’infezione secondaria è molto più alta in pazienti sottoposti a VMI e la durata della degenza in terapia intensiva è più elevata nei pazienti con infezione secondaria rispetto a quelli senza. Considerando un valore di PCT di 0,25 ng/ml come valore di cut off per l'infezione secondaria, abbiamo ottenuto un VPP dell'85,3% e un VPN del 57,8%. Inoltre, i pazienti con un valore di PCT uguale o superiore a 0,25 ng/ml avevano una maggiore probabilità di morte (OR 5,14; p < 0,001). Conclusioni: Il nostro studio osservazionale riesce a indicare che l'uso della PCT in un programma strutturato sembra predire l'infezione secondaria nei pazienti COVID-19 ricoverati in terapia intensiva.
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Abstract
Objective: The aim of our retrospective study was to evaluate whether the measuring of PCT in a structured protocol was effective in predicting the occurrence of secondary infections in COVID-19 patients and bring antibiotic treatment forward than a therapy settled after the positivity of respiratory and blood cultures.
Design: This observational study included adult patients admitted in three COVID-19 intensive care units (ICUs) in an Italian hospital from 22 February 2020 to 8 may 2022 with moderate to severe ARDS defined according to Berlin criteria with an ICU-LOS 11 days. PCT was tested daily, respiratory and blood culture were performed following a schedule.
Results: Two-hundred-and-seventy-nine patients were included in the study. In the 169 patients (60,6%) who developed secondary infections the median of PCT was 0,3 ng/ml (IQR 0,12 – 1) compared to the patients who did not developed them who had a median of 0,1 ng/ml (IQR 0,1 – 0,12) (p < 0.001). The probability of developing a secondary infection is much higher in patients undergoing IMV and the length of stay in ICU is longer in patients with secondary infection than in those without. Considering a PCT value of 0,25 ng/ml as a cut off value for secondary infection we obtained a PPV of 85,3% and a NPV of 57,8%. Furthermore patients with an higher PCT value than 0,25 ng/ml had an higher probability of death (OR 5,14; p < 0.001).
Conclusions: Our observational study succeed in indicating that the use of PCT in a structured schedule seems to predict secondary infection in COVID-19 patients admitted to ICU.
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