Riassunto analitico
L’incremento dell’uso di integratori negli ultimi anni ha fatto emergere alcune criticità in merito alla normativa, efficacia e sicurezza. Il commercio degli integratori alimentari è disciplinato a livello comunitario dalla Direttiva 2002/46/CE, recepita in Italia con il D.Lvo 169/2004, che definisce: “Gli integratori alimentari sono quei prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali vitamine e minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico in forme predosate”. Da normativa l’immissione in commercio degli integratori è subordinata alla procedura di notifica dell’etichetta al Ministero della Salute e la loro pubblicità non deve essere ingannevole né deve attribuire a questi prodotti proprietà curative nei confronti delle malattie. Le uniche proprietà che possono essere vantate sono le indicazioni nutrizionali e sulla salute (claims), pubblicate nel Regolamento 2012/432/CE. È proprio nella finalità d’uso salutistica e non terapeutica che è insita la principale differenza tra farmaco e integratore. Numerosi integratori sono potenzialmente utili nell’anziano per le modificazioni fisiologiche indotte dal processo di invecchiamento. Si assiste a declino cognitivo, a progressiva riduzione della massa ossea e muscolare, alterazioni del profilo lipidico e dei livelli ormonali. Tenendo conto di questi aspetti, abbiamo focalizzato l’attenzione su alcune categorie di integratori, in particolare quelli a base di: citicolina, coenzima Q10, calcio, vitamina D, riso rosso fermentato, omega-3, aminoacidi e proteine, fitoestrogeni, Serenoa Repens e mirtillo rosso. Con accurata ricerca di letteratura, abbiamo descritto meccanismo d’azione, claims autorizzati, molecole in associazione, interazioni e differenze con i farmaci presenti in commercio. I cittadini sono spesso bersaglio di un’enorme quantità di informazioni talvolta ingannevoli o fuorvianti, pilotate da interessi commerciali più che da reali prove di efficacia, che spesso generano confusione. Le evidenze scientifiche sull’uso degli integratori alimentari mostrano che in molti casi il loro uso è improprio e che spesso questi prodotti si associano a possibili effetti indesiderati sia per la concomitanza di patologie o di trattamenti farmacologici con cui possono interferire, sia per i potenziali effetti avversi che si verificano quando vengono assunti in dosi superiori rispetto ai reali bisogni. Nel contesto descritto diventa fondamentale l’apertura di canali informativi indipendenti, diretti a medici e farmacisti, affinché possano approfondire le conoscenze su evidenze disponibili per efficacia e sicurezza al fine di trasmettere un’informazione corretta.
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Abstract
In recent years, the increasing use of food supplements revealed some criticalities about current regulation, effectiveness and safety.
Food supplements trade is disciplined at the European level by the Directive 2002/46/CE, recognized in our set of rules by the D.Lvo 169/2004, which states: “Food supplements are those food products aimed at integrating the ordinary diet and that represent a concentrated source of nutrients, as vitamins and minerals, or other substances having a nourishing or physiological effect in pre-dosed quantities”.
According to this Directive, the launch of food supplements is subordinate to the label notification procedure by the Health Ministry. Moreover, their advertisement should not be misleading, nor it should attribute these products curative properties with respect to diseases. The only properties that can be praised are the nutritional health claims, published in Code 2012/432/CE. The main difference between medicine and food supplement lies exactly in the intended use, which should be healthy and not therapeutic.
Many food supplements are potentially useful to the elderly, since physiological modifications occur due to the ageing process, which can induce cognitive decline, progressive reduction of the bone and muscle mass and alteration of the lipidic profile and the hormonal levels. Taking these aspects into consideration, we focused on some nutritional supplements categories, in particular those made with: citicoline, coenzyme Q10, calcium, vitamin D, fermented red rice, omega-3, amino acids, proteins, phytoestrogens, Serenoa Repens and cranberry. Through accurate literature research, we described mechanism of action, authorized claims, association molecules, interactions and differences with drugs already on the market.
Citizens are often the target of a huge amount of information, sometimes misleading or deceptive, driven by commercial interests rather than real effectiveness evidences, which therefore usually lead to confusion. Scientific evidences about food supplements use clearly show that it is sometimes inappropriate, since it can be associated to possible side effects. These can be due both to the concurrence of pathologies and pharmacological treatments they can interfere with, and to the potential side effects occurring when food supplements are assumed in quantities higher than the real needs.
In the described context, the opening of independent informative channels directed to doctors and pharmacists is fundamental. In this way, they could deepen their knowledge of the available evidences about effectiveness and the safety with the purpose of transmitting correct information.
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