Riassunto analitico
Ai giorni d’oggi non possiamo fare a meno di immaginare le nostre vite senza l’esistenza della tecnologia digitale, soprattutto di device quali gli smartphone, i tablet e tutti quegli apparecchi che ci consentono di essere perennemente connessi e in collegamento con il resto del mondo. La tecnologia permea la nostra vita: diventa la nostra compagna se ci sentiamo soli, ci rivolgiamo a lei se abbiamo un problema e non sappiamo come risolverlo o semplicemente se vogliamo sperimentare una nuova ricetta di cucina, diventa un’ottima baby-sitter per i nostri figli se siamo stanchi dopo una giornata di lavoro o se semplicemente abbiamo voglia di prenderci del tempo per noi. Insomma ognuno sa di poter sempre contare su di essa e che essa non ci tradisce, non si stanca di noi, non ci abbandona e sarà sempre nostra alleata, quasi meglio di un qualsiasi essere umano. Per quanto riguarda le persone adulte, intendendo coloro che hanno vissuto anche solo un periodo della loro vita in cui ancora non erano presenti i device digitali (le persone nate prima della fine degli anni ‘90), esse hanno avuto l’opportunità di fare esperienza di un’esistenza senza tecnologie digitali, senza social network, senza una risposta immediata a un qualsiasi dubbio e sperimentando prevalentemente incontri diretti con le altre persone, imparando a porsi in relazione anche attraverso l’attesa, la pazienza e la convinzione di poter mostrarsi all'altro senza filtri, perché in fondo è questo che siamo: noi stessi. Partendo da queste considerazioni, ciò che fa nascere la mia riflessione è il chiedermi come tutto questo possa influenzare i bambini di oggi, i nostri futuri allievi di scuola e le future generazioni di adulti che saranno nate dando per scontato la tecnologia e una nuova modalità di relazione che inevitabilmente ne dipende. Perché tutte le novità che ci vengono presentate nel periodo che definiamo come terza età sembrano del tutto estranee al nostro modo di vivere, quelle che ci vengono mostrare durante la giovinezza e l’età adulta possono essere apprese con diversi gradi di facilità o difficoltà, ma ciò che già esiste quando nasciamo è dato per scontato, quasi che sia sempre esistito e per questo diventa il nostro modello di rappresentazione del mondo.
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