Riassunto analitico
Abbiamo condotto uno studio caso-controllo di popolazione nei bambini residenti nelle province di Modena e Reggio Emilia con l’obiettivo di identificare un possibile aumento del rischio di leucemia infantile in relazione alla residenza in prossimità delle stazioni di servizio, legato alle emissioni fuggitive di benzene dai serbatoi delle automobili e dalle cisterne al momento del rifornimento. Ai 168 casi di leucemia infantile diagnosticati nel periodo 1998-2017 nelle due province considerate, abbiamo affiancato una popolazione di controllo, costituita da quattro bambini per ciascun caso, ed appaiati per sesso, anno di nascita e provincia di residenza. La posizione di tutti gli impianti di distribuzione di benzina presenti nei territori provinciali e l’indirizzo di residenza di ciascun bambino in studio sono stati georeferenziati ed inseriti in un sistema Geographical Information System (GIS).Tramite modelli di regressione logistica condizionati grezzi ed aggiustati per i principali confondenti, abbiamo calcolato il rischio di leucemia associato alla residenza in prossimità di una stazione di servizio tenendo conto sia alla distanza che della attività di tutti gli impianti di distribuzione presenti fino a 1000 metri intorno alla residenza. Abbiamo trovato un aumento del rischio di leucemia infantile associato alla residenza in prossimità delle stazioni di servizio con OR di 2,25 (95% CI: 0,52-9,75) per i bambini che vivono a meno di 50 metri dall’impianto più vicino. Inoltre, il nostro studio suggerisce la presenza di rischio di leucemia anche a distanze più elevate (fino a 1000 metri) per i bambini esposti a stazioni di servizio con un'attività intensa. Il rischio appare leggermente più elevato per le leucemie linfatiche acute e per i bambini con diagnosi avvenuta dopo i 5 anni di età. In conclusione i nostri risultati indicano un aumento del rischio di leucemia infantile associato alla residenza in prossimità delle stazioni di servizio.
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