Riassunto analitico
Lo scopo di questo studio è stato quello di confrontare la sagoma della capsuloressi FLACS con quella della B-MICS e determinare l’eventuale comparsa di opacità capsulari posteriori (PCO) con follow-up a 18 mesi dall’intervento chirurgico. Inoltre, analizzando l’acuità visiva e la conta endoteliale, è stata valutata l’efficacia della tecnica FLACS rispetto alla B-MICS. La ricerca è stata eseguita su 166 occhi di 119 sottoposti ad intervento di catratta con metodica bimanuale femtolaser-assistita e (gruppo A: 74) bimanuale standard (gruppo B: 91) nei 18 mesi antecedenti selezionati secondo i seguenti criteri di inclusione ed esclusione. L’intervento di microfacoemulsificazione è stato compiuto con tecnica B-MICS tramite piattaforma laser Ziemer LDVZ8 (FLACS-BMICS) nel gruppo A e con B-MICS standard nel gruppo B. La valutazione dell’apertura capsulare (diametro, area) tra i due gruppi di confronto ha riportato che la capsuloressi eseguita con FLACS è più stabile nel tempo della sua controparte manuale. In entrambi i gruppi stato notato un aumento del diametro della ressi a 18 mesi dall’intervento chirurgico (0,2235 mm). Tale incremento è risultato significativamente minore (p < 0,001) nel gruppo sottoposto a femtolaser (differenza tra diametro ressi intraoperatoria e a 18 mesi della B-MICS 0,2968 mm, della FLACS 0,1433 mm). Di conseguenza, è stato documentato anche un aumento dell’area della ressi a 18 mesi dall’intervento chirurgico (1,9308 mm2), risultando significativamente minore (p = 0,001) nel gruppo sottoposto a femtolaser (differenza tra area ressi intraoperatoria e a 18 mesi della B-MICS 2,6661 mm2, della FLACS 1,9308 mm2). È stata inoltre notata una diminuzione dell’incidenza della PCO nel gruppo A (0,05) rispetto al gruppo B (0,12), con una differenza statisticamente significativa, p = 0,004. In termini di acuità visiva, andando a misurare il guadagno, ovvero la differenza tra i valori pre e postoperatori nel singolo gruppo, non si notano differenze statisticamente significative (p = 0,474). La metodologia femtolaser assistita è risultata correlata ad un minor diminuzione di cellule endoteliali. Infatti, andando a valutare tra i due gruppi il valore di perdita cellulare, da definirsi come la differenza tra la CE pre o post operatoria, è stato notato un valore statisticamente significativo (p<0,001) a favore del femtolaser (perdita di cellule nel gruppo B-MICS pari a 443,290, C.I. 352,799 - 533,782, e nella FLACS 248,136, C.I. 104,05 – 392,223). In definitiva, ponendo come obbiettivi primari la stabilità del profilo della capsulotomia e la valutazione di un eventuale sviluppo di PCO, questo studio ha documentato una minor presenza di opacità e una maggiore stabilità nel gruppo di pazienti sottoposto a FLACS. Inoltre, nella valutazione degli obiettivi secondari, sebbene non siano state documentate differenze in termini di acuità visiva tra i due gruppi, la tecnica FLACS è risultata significativamente associata ad una più bassa perdita di cellule endoteliali rispetto al gruppo dei controlli. In conclusione, la FLACS sembra costituire la nuova frontiera della chirurgia della cataratta. Sebbene questo studio indichi una convenienza del laser a femtosecondi, ulteriori indagini potrebbero mettere in chiaro le differenze prive di significatività statistiche osservate, valutare l’effettivo vantaggio della chirurgia con femtolaser nelle procedure di incisione, capsulotomia e facoframmentazione e analizzare il reale rapporto costo-beneficio di tale tecnica.
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