Riassunto analitico
Il lavoro prende il via dal concetto di User experience Design e da un approfondimento teorico, facendo riferimento al Proactive Advertising che è rappresenta il punto di partenza. Volendolo applicare ad un contesto diverso e recente, mi soffermerei prima sui concetti di “Museo Virtuale” e “Arte digitale” e poi sulla proposta vera e propria, definendone le motivazioni, il target di riferimento e la creazione di Personas, il suo funzionamento (ed eventuali prototipi) e, se necessario, un breve riferimento alla fattibilità del progetto dal punto di vista economico. Per concludere, analizzerei i pro e i contro della proposta formulando soluzioni ad eventuali problematiche sorte. Partendo dal presupposto che ci troviamo in un’epoca in cui il virtuale prende sempre più piede in svariati ambiti, l’idea sarebbe di applicare una tecnologia simile alla menzionata al mondo museale permettendo così al visitatore di avere un’esposizione creata su misura per lui. Attraverso le reazioni di risposta ottenute, infatti, al visitatore verrebbe proposta una serie di categorie che corrispondono maggiormente ai suoi gusti. Per evitare che questo danneggi la possibilità di vivere realmente l’esperienza artistica, un’ulteriore proposta sarebbe la creazione di un collegamento del software al proprio smartphone: il software notificherà all’utente la presenza di eventuali mostre ed eventi reali, relative alle categorie d’interesse. Dal punto di vista economico, potrebbe risultare più dispendioso rispetto ad una tradizionale mostra ma, probabilmente, la possibilità di scegliere cosa vedere incentiverebbe maggiormente il numero di visite.
|