Riassunto analitico
Scopo Lo scopo di questo studio è esaminare il ruolo della Risonanza Magnetica mammaria nella valutazione della risposta alla chemioterapia neoadiuvante in associazione al Bevacizumab nel tumore mammario triplo negativo a confronto con le metodiche convenzionali. Materiali e Metodi Sono state selezionate 29 pazienti con TNBC localmente avanzato che hanno eseguito al momento della diagnosi MX, ecografia e RM. In seguito alla somministrazione di un’unica dose di bevacizumab le pazienti hanno ripetuto la RM e, al termine della chemioterapia neoadiuvante, le pazienti sono state sottoposte a MX, ecografia, RM. I risultati ottenuti con le diverse metodiche di imaging al termine del trattamento neoadiuvante sono stati messi a confronto con l’analisi istopatologica del pezzo operatorio. In particolare si è valutata l'accuratezza delle diverse metodiche nella stima della pCR alla chemioterapia neoadiuvante. Risultati La mammografia ha mostrato una sensibilità del 67% , una specificità del 60% e un’accuratezza del 62%. L’ecografia è risultata avere una sensibilità del 90% , una specificità del 47% e un’accuratezza del 64%. La RM ha mostrato una sensibilità del 78%, una specificità del 69% e un’accuratezza del 73%. Conclusione La MRM si è mostrata più accurata di MX ed ecografia nel predire la pCR dopo chemioterapia neoadiuvante in associazione al bevacizumab nel tumore mammario triplo negativo.
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