Riassunto analitico
Il disturbo bipolare (DB) fu introdotto nella nosografia psichiatrica alla metà dell’800 con il termine di “follia a doppia forma”, o, secondo altri autori, “follia circolare”. Le prime descrizioni di quadri maniacali nei bambini risalgono alla prima metà del secolo scorso. Chiunque può sviluppare il disturbo bipolare, a tutte le età. Il DB può esordire sin dall'età di 6 anni. Il picco dell'età dell’esordio va dai 15 ai 19 anni. Tuttavia, la maggioranza delle persone con disturbo bipolare si ammala nella tarda adolescenza o nella prima età adulta. La malattia di solito dura tutta la vita. Quando sono i bambini a sviluppare la malattia si parla allora di esordio precoce del disturbo bipolare. Questo tipo può essere più grave del disturbo bipolare degli adolescenti e degli adulti. Inoltre i giovani con disturbo bipolare possono avere più spesso periodi di vita con presenza di sintomi e cambiare d'umore più spesso rispetto agli adulti con la stessa malattia.Dato le poche certezze che si hanno su questo disturbo in età pediatrica, ne derivano parecchie incertezze su come trattare i bambini bipolari, soprattutto dispute di carattere etico. Sappiamo che, a livello biologico, fisiologico e genetico, nei bambini si innescano gli stessi tipi di meccanismi degli adulti, ma i bambini sono essere viventi vulnerabili, in via di sviluppo, sui quali l'ambiente ha un forte impatto psicologico e che, quindi, non possono essere trattati come gli adulti proprio perchè sono diversi sotto ogni punto di vista.
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