Riassunto analitico
La paralisi del nervo facciale ha un impatto significativo sulla qualità di vita del paziente, influenzandone negativamente gli aspetti funzionali, estetici, psicologici e sociali. L’anastomosi ipoglosso-facciale è una tecnica chirurgica di rianimazione dinamica utilizzata per il trattamento specifico di paralisi facciali di grado severo, in particolare entro 18-24 mesi dall’insorgenza nei casi in cui la parte prossimale del nervo sia danneggiata e non sia possibile eseguire una neurorrafia termino-terminale diretta.
Tramite uno studio multicentrico condotto presso l’unità operativa di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Universitario di Modena e dell'Ospedale Universitario IRCCS Sant'Orsola di Bologna, sono stati valutati 28 pazienti sottoposti a questo tipo di intervento in un periodo tra gennaio 2017 e maggio 2023, seguito da una riabilitazione logopedica precoce basata sul Neuromuscular Retraining (NMR).
L’obbiettivo del presente studio è valutare gli esiti funzionali a lungo termine, dunque il grado e i tempi di recupero nei pazienti con paralisi facciale completa trattati con questo approccio terapeutico.
I risultati sono stati ottenuti tramite visite cliniche di controllo post-operatorio. La gravità della paralisi è stata valutata secondo la scala di House-Brackmann e nel post-operatorio i pazienti sono stati valutati secondo la scala di Sunnybrook, considerando sia il valore complessivo, sia gli aspetti correlati alla condizione di simmetria a riposo, ai movimenti volontari e alle sincinesie.
Tutti i pazienti presentavano una paralisi severa preoperatoria: 18 con grado VI, 6 con grado V e 4 con grado IV. Entro dieci giorni dall’intervento, questi pazienti sono stati presi in carico per l’inizio della riabilitazione logopedica con approccio NMR, rivalutandoli a cadenza semestrale fino a 24 mesi.
I risultati ottenuti evidenziano i vantaggi associati a questo tipo di intervento, purché sia effettuata un’adeguata riabilitazione logopedica. Nel lungo periodo, infatti, il neuromuscular retraining permette buoni risultati funzionali, riducendo l’entità e l’incidenza di sincinesie, migliorando la forza di contrazione, la simmetria dei movimenti e la coordinazione dei diversi gruppi muscolari.
L'anastomosi ipoglosso-facciale rimane una procedura efficace per la riabilitazione dinamica delle paralisi del VII nervo cranico. Gli esiti funzionali della reinnervazione con il nervo ipoglosso possono essere considerevolmente migliorati associando all’intervento chirurgico una riabilitazione con neuromuscular retraining. Guardando i dati già esistenti in letteratura, il nostro studio dimostra migliori risultati rispetto alla sola anastomosi ipoglosso facciale. La riabilitazione logopedica, infatti, appare fondamentale, in quanto permette di sfruttare pienamente le potenzialità della procedura di rianimazione con il XII nervo cranico tramite la riprogrammazione corticale. Tale riabilitazione, inoltre, consente di ridurre gli effetti della denervazione dell’emilingua, minimizzando così le sequele riguardanti la deglutizione, la masticazione e l’articolazione della parola.
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