Riassunto analitico
Intento: Identificare eventuali correlazioni tra i parametri dose-volume usati nel trattamento dei tumori ginecologici e la probabilità di sviluppo di fratture da insufficienza a livello del cingolo pelvico al fine dell’individuazione di soglie di dose che siano statisticamente significative nel ridurre o non permettere la comparsa di queste fratture da fragilità. Materiali e Metodi: Il campione analizzato è di 173 donne con un tumore ginecologico dell'endometrio, della cervice uterina o della vulva, sottoposte a terapia radiante ad intento curativo di tipo radicale o adiuvante. Le tecniche radioterapiche utilizzate sono state: IMRT e brachiterapia, più eventuale chemioterapia in associazione. Sono stati poi contornati attraverso il Software RayStation i sette segmenti ossei del cingolo pelvico di ciascuna paziente. Infine, tramite l'istogramma dose-volume sono stati ricavati i valori di quattro parametri dosimetrici (D50%, V15Gy, V30Gy e V45Gy) per ognuno dei segmenti ossei. Risultati: L'incidenza di fratture da insufficienza pelvica è risultata essere del 12%. Quindi solo alcuni parametri dosimetrici sono risultati significativi. Inoltre, si è visto che l’impiego di boost aggiuntivi di radioterapia o trattamenti associati di chemioterapia risultano significativi nell'aumentare la probabilità di sviluppare le fratture da insufficienza pelvica. Conclusioni: Le fratture da insufficienza pelvica non sono un effetto collaterale raro dei trattamenti radioterapici a livello pelvico. Sono tuttavia, necessari ulteriori studi che dimostrino una significatività statistica maggiore per confermare l'effettiva associazione tra i parametri dosimetrici e la probabilità di sviluppare fratture da insufficienza pelvica, associazione solo parzialmente confermata da questo studio.
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Abstract
Intent: To identify possible correlations between dose-volume parameters used in the treatment of gynecologic cancers and the likelihood of developing failure fractures at the pelvic girdle level in order to identify dose thresholds that are statistically significant in reducing or not allowing the occurrence of these fragility fractures.
Materials and Methods: The sample analyzed was 173 women with gynecologic cancer of the endometrium, cervix, or vulva who underwent radiation therapy with curative intent of the radical or adjuvant type. The radiotherapy techniques used were: IMRT and brachytherapy, plus possible combination chemotherapy. The seven bony segments of the pelvic girdle of each patient were then contoured through RayStation Software. Finally, through the dose-volume histogram, the values of four dosimetric parameters (D50%, V15Gy, V30Gy and V45Gy) were obtained for each of the bone segments.
Results: The incidence of pelvic insufficiency fractures was found to be 12%. Thus, only some dosimetric parameters were found to be significant. Moreover, the use of additional boosts of radiotherapy or associated chemotherapy treatments were seen to be significant in increasing the probability of developing pelvic insufficiency fractures.
Conclusions: Pelvic insufficiency fractures are not an uncommon side effect of pelvic radiotherapy treatments. However, further studies demonstrating greater statistical significance are needed to confirm the actual association between dosimetric parameters and the likelihood of developing pelvic insufficiency fractures, an association only partially confirmed by this study.
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