Riassunto analitico
La relazione tra l’uomo e la tecnologia è una delle questioni più stimolanti e complesse della filosofia contemporanea. Viviamo in un’epoca in cui le tecnologie digitali, l’automazione, l’intelligenza artificiale e la biotecnologia stanno ridefinendo le nozioni tradizionali di lavoro, creatività, salute e persino la struttura delle relazioni umane. La filosofia è chiamata a riflettere sul modo in cui queste innovazioni influenzano l’identità, modellano la società e incidono sulla natura stessa dell’esistenza umana. Le risposte che in diversi ambiti (dalla filosofia alla politica, dal mondo dell’arte all’ecologia, dalla biologia alla sociologia) vengono ipotizzate per affrontare il rapporto tra uomo e tecnologia riflettono spesso visioni divergenti. Gli approcci intermedi riconoscono l’inevitabilità del riconoscimento della tecnologia come una realtà con cui l’uomo è in relazione e – pur sottolineando i benefici della tecnologia – chiamano a una maggiore consapevolezza etica e a un uso responsabile delle innovazioni. Con questo sguardo, il lavoro del filosofo argentino Miguel Benasayag offre un contributo fondamentale nel dibattito attuale, data la sua capacità di interpellare diversi ambiti del sapere da un punto di vista pratico e, al contempo, con un approccio filosofico pienamente inserito nel dibattito accademico attuale. L’obiettivo di questa tesi è quello di presentare i diversi aspetti in gioco (storici, biologici, sociali, etici e filosofici) nell'analisi del rapporto tra l’uomo e la tecnologia seguendo l’opera di Benasayag, in dialogo con altri autori sia del secolo scorso sia odierni. In particolare, ci soffermeremo sul confronto con l’opera di Gilbert Simondon, data la complessità e la novità che le sue tesi hanno apportato al dibattito attuale e che rappresentano, oggi, un punto di riferimento necessario per chi vuole approcciarsi alla filosofia della tecnica. Il primo capitolo offre una panoramica storica dell’evoluzione del pensiero filosofico, mostrando come il rapporto con la tecnologia sia stato interpretato nelle diverse epoche, dalla Grecia antica fino all’era digitale. Analizzando l’influenza della tecnologia sulla filosofia contemporanea, si delineano le prospettive principali che hanno cercato di comprendere questo fenomeno. Nel secondo capitolo, l’attenzione si sposta su Miguel Benasayag, un filosofo che ha sviluppato un approccio critico e innovativo sul rapporto tra tecnologia e condizione umana. Attraverso l’analisi delle sue opere principali emergono concetti chiave, tra cui la critica al determinismo tecnologico, il rischio di “alienazione digitale” e la proposta di una “tecnologia emancipatrice” che valorizzi la complessità dell’individualità umana. Il terzo capitolo è dedicato a Gilbert Simondon e alla sua teoria dell’individuazione, il quale fornisce un quadro filosofico originale per comprendere “il modo di essere” degli oggetti tecnici, l’evoluzione tecnologica e il suo impatto sull’identità umana. Questo capitolo vuole evidenziare la rilevanza delle sue teorie, sottolineando il contributo significativo alla filosofia della tecnologia. Il quarto capitolo mette a confronto le prospettive di Benasayag e Simondon, analizzando i punti in comune e le differenze nei loro approcci filosofici e metodologici. Le loro convergenze e i loro contrasti nel modo di intendere il rapporto tra uomo e tecnologia aprono un dialogo che permette di comprendere meglio le implicazioni etiche e sociali delle loro riflessioni. Si cercherà, in questo modo, di offrire un quadro completo e critico di queste sfide, analizzando le principali teorie che cercano di spiegare e guidare il rapporto tra uomo e tecnologia.
|